Sarà da leggere come un polittico, la cui scansione è data dalle forme dell’edificio, l’opera di street art che Dem sta eseguendo in questi giorni, strappando attimi al frequente maltempo, a Prato. Le figure, i protagonisti stanno uscendo dai muri esterni dell’ala sinistra della storica fabbrica tessile Campolmi, in viale Galilei, poco distante dal centro.
L’iniziativa di affidare l’opera a Dem, artista lombardo conosciuto e apprezzato, è del Teatro Metastasio. Non è un caso che l’opera finita, che verrà presentata martedì 24 maggio, conterrà elementi tratti dagli spettacoli che verranno messi in scena nella prossima stagione teatrale, oltre a elementi caratteristici della città e della sua storia.
Le figure dall’aspetto e dal fare spesso surreale porteranno i segni, specie nei pattern, dell’industria tessile, così come dell’intera storia di Prato e dintorni, a partire dalla civiltà etrusca che si insediò nella frazione di Gonfienti fondando una città che, scoperta due decenni fa, ridisegnò il volto della presenza degli Etruschi nell’intera area pratese e fiorentina. Largo alla Prato di oggi, della quale il tessile resta comunque testimone, a cominciare dai nuovi abitanti cinesi, ma anche africani, di una realtà complessa che la cultura può contribuire a leggere tanto con le pennellate al quarzo di Dem tanto con il teatro e le sue parole.
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