Riparare elettrodomestici, restituire vita a vecchi giocattoli e compiere, in fondo, un lavoro che tanti ormai non svolgono più. È quello che faranno i vicitori, pratesi, di uno dei 10 progetti selezionati da Banca Etica per il loro forte connotato sociale. Procediamo con ordine, però, seguento una nota diffusa oggi dai diretti interessati.
Il progetto si chiama COME (Capacità ed Organizzazione di una Micro Economia) e prevede la creazione, in un fondo ricevuto in comodato dall’associazione Recuperiamoci!, di un laboratorio di riparazione e recupero di elettrodomestici, bici e giocattoli, attraverso la formazione di ragazzi ritrovatisi in qualche modo ai margini dello studio o del produrre o che, ancora, hanno abbandonato la scuola.
Selezionato tra i 10 migliori ricevuti da Banca Etica arrivati da tutta Italia, è stato pubblicato sulla piattaforma di crowdfunding (finanziamento collettivo) www.produzionidalbasso.com.
Contribuite. Anche con poco. Anche perché, Alla scadenza del 30 giugno 2016 dovrà essere raggiunto almeno il 75% della cifra necessaria per la realizzazione del progetto, che sarà eventualmente completata dalla Banca.
L’obiettivo è raggiungere la cifra di 15.000 euro e tutti possono dare il proprio contributo ricevendo in cambio una ricompensa: da un attestato di riconoscimento per le donazioni da 10 euro, a un capo di abbigliamento o un piccolo elettrodomestico riparato, fino a un quadro d’autore numerato o alla targa di sostenitore per le donazioni più consistenti.
Il progetto è stato presentato con il sostegno di Legambiente Prato, ASM spa, Laboratorio Archimede, Arch. Aurelio Imbrogno, Neri&Neri comunicazione.
Il link e tutte le informazioni si trovano sul sito dell’associazione www.recuperiamoci.org e sulla pagina Facebook è stato creato un evento dedicato all’iniziativa.
Chi è Recuperiamoci!
L’ Associazione Recuperiamoci! Onlus è un Network operativo e solidale sul tema del recupero, riuso e riqualifica. Da sei anni recupera e sottrae al ciclo dei rifiuti oggetti ancora integri, o facilmente riparabili, perseguendo la sostenibilità ambientale e sociale, favorendo l’integrazione e il re-inserimento lavorativo di soggetti marginali. Da quattro anni lavora anche per la riqualificazione sociale ed economica di una zona degradata del centro storico di Prato – il “Triangolo nero” – nota alle cronache per tossicodipendenza, mancata integrazione e nuove marginalità.
Grazie ad accordi con Asm Spa (l’azienda di Prato che gestisce rifiuti, servizi ambientali e parcheggi) e alla sensibilità di molti privati, l’associazione è diventata nel tempo un punto di raccolta di oggetti vari. Spesso bastano piccoli interventi per farli tornare perfettamente funzionanti ed essere venduti on-line oppure nei mercatini del territorio, anche in occasione di attività di riqualificazione dei quartieri cittadini promosse o sostenute dall’associazione.
In questi anni ha organizzato oltre duecento microeventi “in strada”, feste, laboratori ambientali per grandi e piccini, esposizione di arredi e oggetti di “ecodesign” e mercatini del vintage.
Ha creato occupabilità per persone disoccupate “over 40” ed avviato percorsi di recupero per ragazzi marginali, riconnettendoli con le famiglie di provenienza o favorendone l’ingresso in comunità/casa famiglia. Recentemente ha realizzato, in collaborazione con l’amministrazione comunale, “Una domenica alla Passerella”, festa di riapertura di un giardino degradato a cui hanno partecipato oltre 2.000 persone.
Scheda progetto www.produzionidalbasso.com/pro