Negli ultimi anni la qualità dell’aria in Toscana è migliorata ma, per il secondo anno consecutivo, il mese di dicembre è stato caratterizzato da una vera e propria emergenza polveri. Lo comunica l’Arpat.
Le fonti principali dell’inquinamento atmosferico, ed in particolare delle polveri sottili (PM10) sono sostanzialmente due nelle nostre città: il traffico ed il riscaldamento. Influenzate a loro volta dalle condizioni climatiche: assenza di pioggia e di vento, alta pressione (la situazione anomala di questi mesi invernali) ne favoriscono la concentrazione e la persistenza.
In 24 delle 34 stazioni della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria in Toscana attive per la misurazione del PM10, nel mese di dicembre si sono registrati 318 superamenti del limite giornaliero di 50 microgrammi/metro cubo (µg/m3) fissato sia dalla normativa europea ed italiana, che dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nelle sue linee guida per la salvaguardia della salute umana da inquinamento atmosferico.
In 17 casi il valore superato è il doppio del limite, cioè più di 100 µg/m3, con un valore massimo raggiunto di 126 µg/m3. In alcuni casi i superamenti ci sono stati quasi tutti i giorni.
Le aree interessate dai superamenti sono essenzialmente tutte quelle delle pianure interne, come emerge esaminando la situazione nelle 6 aree omogenee in cui è diviso il territorio regionale (considerando tutte le tipologie di stazione). Fra l’altro si nota che diverse delle stazioni di fondo (che rappresentano il livello medio di esposizione della popolazione) hanno registrato valori di inquinamento più elevati rispetto alle stesse stazioni di traffico.
Superamenti limite giornaliero pm10 dicembre 2015-16
Il numero massimo di 35 superamenti annui del limite giornaliero per le PM10, previsto dalla normativa, nonostante la situazione critica di dicembre è stato superato solamente in 2 stazioni (LU-Capannori e PT-Montale, mentre LU-Micheletto ha raggiunto il limite di 35) rispetto alle 5 del 2015, ad 1 nel 2014 e 5 nel 2013. [per i dati di dettaglio degli anni precedenti, vedi le medie annue che il numero di superamenti nell’Annuario dei dati ambientali].
Il monitoraggio che svolge ARPAT, che mette a disposizione di tutti sul Web i dati, è utile ai fini dell’assunzione di decisioni di breve e lungo periodo da parte delle amministrazioni.
Quest’anno nelle zone interessate dalla situazione sopradescritta sono stati ripetutamente adottati dalle Amministrazioni comunali i provvedimenti contingibili urgenti per fronteggiare l’emergenza.
Ciò in seguito ai provvedimenti assunti dalla Regione Toscana, anche alla luce dell’emergenza polveri verificatasi nell’inverno dello scorso anno, ed in particolare all’introduzione dell’Indice di criticità della qualità dell’aria, che fornisce una informazione sintetica ed immediata della situazione, sulla cui base è prevista l’attivazione degli interventi contingibili urgenti da parte dei comuni soggetti all’elaborazione ed approvazione dei Piani di Azione Comunale per il PM10 nelle Aree di Superamento (DGRT 814/16, Tabella 2 Allegato A).
Fermo restando che per abbattere nel lungo periodo l’inquinamento atmosferico sono necessari interventi strutturali nel campo della mobilità e del riscaldamento, in ogni caso, in presenza di situazioni ripetute di superamenti dei limiti, quali quelle registrate nel mese di dicembre, sono necessari anche interventi di emergenza, che – pur non essendo risolutivi – tuttavia sono rivolti ad attenuare almeno temporaneamente i livelli di inquinamento.