La definizione di ricco o povero come si sa cambia da paese a paese, ma, come l’ istituto di ricerca You Gov ha rilevato, anche da quanto reddito ha la persona a cui si fa la domanda.
Tra alcuni sondaggi condotti in Gran Bretagna sulla percezione di ricchezza e povertà condotti tra il 30 aprile e il 2 Maggio, You Gov in uno di essi, visibile nella tabella sottostante, ha chiesto, elencando diverse fasce di reddito, per ognuna di esse se un individuo a essa appartenente potesse essere definito ricco, povero o medio.
In un altro sondaggio che si vede qui sotto, You Gov ha chiesto a ciascun intervistato di indicare la sua fascia di reddito e poi di rispondere alla domanda che chiedeva se si definisse ricco, povero o medio.
Come si può vedere, c’è un notevole contrasto tra l’opinione della popolazione generale, che considera in maggioranza gli appartenenti alla fascia più alta(60mila sterline in su) persone ricche, e l’ opinione degli appartenenti alla fascia più alta(che nel secondo sondaggio è quella delle persone con reddito superiore a 50mila sterline) che invece come si vede nel secondo sondaggio, per l’87% non si considerano ricchi ma di reddito medio. Come l’erba del vicino è sempre più verde, la propria lo è sempre meno quindi: a seconda di a chi lo si chiede la definizione di “ricco” può cambiare drasticamente, fattore che probabilmente influisce anche sulla diversa opinione tra le persone di fasce di reddito diverse su chi, per esempio, debba essere incluso tra i ricchi a cui applicare più tasse.
Leonardo Panerati