Ha formato oltre 100 tutor, coinvolto le scuole superiori e le imprese, anche attraverso un’indagine per sondare la disponibilità delle aziende ad accogliere gli studenti. Sono i risultati del progetto SM.I.LE, finanziato dalla Provincia di Prato attraverso il Fondo sociale europeo con l’obiettivo di creare rete e modello per l’alternanza scuola-lavoro e realizzato dal PIN come soggetto capofila.
Domani, venerdì 12 dicembre, si svolge dalle 15 alle 18 nell’aula magna del PIN la giornata conclusiva di Smart Ideas for Learning a cui partecipano l’assessore regionale Emmanuele Bobbio, i partner di progetto, le scuole superiori, le associazioni di categoria, Irpet, Indire, Inail, Asl e Centro per l’Impiego.
Come si accennava il progetto ha formato complessivamente 116 persone, di cui 71 tutor scolastici, 27 tutor aziendali e 18 tutor di rete, collaborando con gli istituti Buzzi, Gramsci-Keynes, Livi, Cicognini Rodari, Marconi, Datini, Copernico e Dagomari. Partito all’inizio del 2013 con una capillare azione di sensibilizzazione sul tema dell’alternanza scuola lavoro, il progetto ha poi realizzato gli interventi di formazione vera e propria, incentrati sulle figure chiamate in futuro a partecipare alla progettazione e realizzazione dei percorsi di alternanza scuola lavoro, sia interne alla scuola (tutor scolastici), sia esterne (tutor di rete e aziendali).
E’ stata realizzata anche un’indagine che fotografa la situazione del tessuto imprenditoriale pratese ed il livello di disponibilità a collaborare con le scuole nella costruzione dei percorsi di alternanza. A un questionario proposto a 265 aziende (201 pratesi), per il 50% specializzate in produzioni manifatturiere e per il 39% in servizi, hanno risposto 107 imprese che nel corso del 2013 hanno ospitato 317 stagisti, con una media di circa 3 studenti per azienda. Il 54% degli studenti sono stati inseriti in imprese manifatturiere, il 45% nei servizi. Per circa l’80% lo stage è avvenuto in aziende localizzate allinterno del territorio pratese mentre una quota minore ma significativa (il 20%) è stato ospitato al di fuori del distretto. Delle 107 imprese coinvolte 48 (cioè il 45%) hanno successivamente trasformato lo stage in assunzione.
Alla base del progetto di alternanza scuola lavoro della Provincia il tentativo di portare a sistema una esperienza già fortemente presente nella programmazione didattica delle scuole superiori. L’obiettivo è integrare le scelte educative della scuola, i fabbisogni professionali delle imprese del territorio e le personali esigenze formative degli studenti. Si tratta di una metodologia didattica che offre agli studenti la possibilità di fare scuola in situazione lavorativa e di apprendere facendo, alternando periodi di studio e di pratica. Il valore aggiunto sta proprio nel legame tra scuola e territorio. Quando scuola, enti locali, mondo della formazione professionale, associazioni e imprese collaborano si ottengono performance che ci pongono al livello dei migliori paesi europei.
Dal progetto è scaturita anche una guida operativa, che propone alcuni strumenti concreti da utilizzare per progettare, realizzare e valutare i percorsi di alternanza, messi a punto con un lavoro di rete che ha visto il coinvolgimento dei docenti di tutte le scuole superiori, del mondo delle imprese, del Centro per limpiego e delle Istituzioni.
100 tutor per l'alternanza scuola-lavoro
Please follow and like us: