Da oggi a domenica 24, si svolge a Pistoia il festival Dialoghi sull’uomo, manifestazione di antropologia e sociologia del contemporaneo. “Le case dell’uomo. Abitare il mondo” è il tema che fa da filo conduttore agli eventi previsti nell’edizione 2015. Piazza del Duomo, il Palazzo Comunale, i teatri Bolognini e Manzoni e piazza dello Spirito Santo faranno da cornice ai 23 appuntamenti, tra seminari, spettacoli e letture, coordinati allo scopo di indagare nuovi aspetti dell’uomo moderno.
In Piazza del Duomo Francesco Remotti aprirà i “Dialoghi sull’uomo” con una riflessione sulla doppia valenza, sociale ed intima, del concetto di “casa”; l’ex calciatore Lilian Thuram parlerà di razzismo, forte della sua esperienza di bambino della Guadalupa che, prima di arrivare in Francia, non sapeva di essere “nero”; l’astrofisico Giovanni Bignami racconterà di come l’uomo abbia già fatto suo lo spazio e si stia preparando ad abitare altri pianeti; l’antropologo Marco Aime proporrà una riflessione sul tema più caldo del momento, l’accoglienza dei migranti, considerata la sfida principale della nostra epoca; l’etnologo e antropologo Marc Augè parlerà dei “Nonluoghi”, spazi dell’anonimato senza tempo e senza bellezza, come supermercati, stazioni e aeroporti; il cantautore, poeta e scrittore Vinicio Capossela intraprenderà con Marco Aime un dialogo antropologico alla scoperta della terra dei padri, in una sorta di viaggio verso le origini che chiuderà in bellezza il festival.
Al Teatro Bolognini Giuseppe Scaraffia descriverà gli oggetti e l’arredamento di cui gli scrittori si circondano, trasformando la loro stessa dimora in un’opera in grado di esprimere stati d’animo; sarà proiettato il film “La fonte meravigliosa”, straordinario racconto sull’evoluzione dell’architettura e delle forme dell’abitare, ispirato alla vita di Frank Lloyd Wright; Ferdinando Scianna e Marco Belpoliti racconteranno quanto sia cambiata l’abitazione nel corso della storia dell’uomo, dalla preistoria all’odierna vita alienata nelle periferie; Aldo Cibic parlerà di un mercato che propone modelli abitativi standardizzati e ripetitivi, e del conseguente bisogno di progettare valide alternative in grado di migliorare la qualità della vita contenendo i costi; la giornalista e critica cinematografica Paola Jacobbi introdurrà la proiezione del film “L’inquilino del terzo piano” di Roman Polanski, un thriller incentrato sull’identificazione con la casa che si abita, considerata in grado di rispecchiarci e condizionarci; l’architetto Alessandro Mendini racconterà come l’arredo di una casa sia in grado di esprimere emozioni; lo studioso Felice Cimatti spiegherà come le diverse specie di animali scelgono la propria casa a seconda delle loro esigenze.
Al Teatro Manzoni i musicisti Bruno Canino ed Enrico Pieranunzi si esibiranno in un concerto per due al pianoforte, dando vita a uno spettacolo incentrato sul tema della migrazione, intesa sia come spostamento fisico che vicinanza a culture diverse; nell’appuntamento successivo il cantante e attore Peppe Servillo leggerà “Il barone rampante” di Italo Calvino, storia dell’erede di una nobile famiglia ligure che decide di vivere sugli alberi, seppur non escludendosi dalla vita sociale.
A Palazzo Comunale il giornalista e scrittore Renato Kizito Sesana, grazie all’esperienza di missionario in Africa, descriverà come da una vita ai margini della città, della ricchezza e della cultura dominante possano nascere nuove leadership e forme associative, facendo emergere la grandezza delle persone; l’architetto Marida Talamona illustrerà lo studio della cellula d’abitazione di Le Corbusier, fortemente convinto che il luogo in cui si risiede debba essere in armonia con la natura; lo psichiatra Giuseppe Civitarese e la psicologa clinica Sara Boffito esploreranno, attraverso la psicoanalisi, le stanze più segrete della casa che è la nostra mente.
In Piazza dello Spirito Santo lo studioso Ugo Fabietti si occuperà del nomadismo, dal paleolitico ai giorni nostri, per affrontare il problema tanto attuale degli spostamenti obbligati; il professore inglese Daniel Miller dimostrerà che i social media sono ormai diventati un luogo in cui vivere, illustrando come quegli spazi on-line siano trasformati in nuove case attraverso un processo di arredamento e decorazione analogo a quello che avviene per le case vere e proprie; l’antropologo Adriano Favole descriverà le abitazioni degli indigeni in Oceania, versatili e multifunzionali, in grado di rappresentare più un itinerario che un luogo.
L’Associazione Culturale Artemisia ha programmato alcune passeggiate alla scoperta di una Pistoia meno conosciuta: gli itinerari esploreranno i palazzi delle maggiori famiglie nobiliari pistoiesi tra ‘300 e ‘500, il lessico architettonico riconoscibile nelle vie del centro e gli elementi di distinzione sociale delle antiche dimore come giardini segreti, scaloni d’onore, salotti della musica, teatri privati e cappelle gentilizie.
Quest’anno saranno ben 300 i giovani volontari impegnati nelle attività promosse dai “Dialoghi sull’uomo”: si tratta soprattutto di ragazzi delle scuole superiori della provincia di Pistoia, ma arriveranno scolaresche anche da Ariccia, Padova e Castelfranco Veneto.
Nel 2014 il festival ha registrato ben 18.000 spettatori, e anche quest’anno è prevista un’intensa affluenza.
Annalisa Sichi