Pronto badante si allarga a tutta la Toscana, dopo un anno di sperimentazione a Firenze e Toscana. A concretizzarsi, in via definitiva, è il progetto ideato e promosso dall’assessore regionale Stefania Saccardi fin dalla scorsa legislatura. Pronto Badante mette a disposizione delle famiglie toscane un servizio di sostegno rivolto alla persona anziana nel momento del manifestarsi di una prima fase di fragilità, si amplia e si estende da domani, primo marzo, a tutte le zone distretto del territorio regionale.
Resta invariato il numero verde: 800 59 33 88 (da lunedì a venerdì 8-18 e sabato 8-13), l’entità dell’aiuto in voucher – 300 euro – per un/una assistente familiare e la formula, con un operatore che si reca a casa della persona fragile entro massimo 48 ore dalla richiesta di aiuto, la orienta, la segue e la consiglia sui servizi disponibili sul territorio, e la assiste per attivare la procedura Inps per l’erogazione dei buoni lavoro.
«Questo servizio di sostegno agli anziani e alle loro famiglie ha dimostrato, nel primo anno di funzionamento, di intercettare un bisogno reale di aiuto e di orientamento, in un momento di disagio in cui è fondamentale il non sentirsi lasciati soli. La formula su cui si impernia “Pronto badante”, con l’operatore formato a autorizzato che si reca a casa della famiglia o dell’anziano entro poche ore dal lancio dell’sos, riesce a rispondere a questo bisogno. Che significa anche sperimentare una nuova forma di welfare inclusivo, mettendo la persona al centro di una rete di servizi personalizzati e a sua misura disponibili sul territorio, senza che debba essere la famiglia ad arrabattarsi per trovare le risposte adeguate a far fronte alla nuova situazione. Qui è il soggetto pubblico che, attraverso la rete del terzo settore, fornisce le informazioni direttamente a casa dell’anziano in difficoltà».
Così l’assessore Stefania Saccardi ha presentato oggi in sala Pegaso la fase due del progetto, con l’avvio di un nuovo anno di sperimentazione a dimensione regionale. Insieme a lei il direttore dell’Inps Paolo Sardi. A dare una base solida al progetto e a giustificare l’investimento regionale – 3, 8 milioni di euro, di cui 1 milione circa per voucher per assistenti familiari già pagati all’Inps – parlano i numeri del bilancio del primo anno su Firenze: 9.612 le telefonate ricevute al numero verde, 1.396 le attivazioni delle visite domiciliari, 892 le procedure di voucher Inps attivate per un totale di circa 270.000 euro. «L’aiuto in voucher è di 300 euro a famiglia, una tantum, che tra l’altro sostiene – ci tiene a evidenziare l’assessore al sociale – un’attività di lavoro regolare in un settore caratterizzato da una forte componente di lavoro sommerso e vuole essere propedeutica alla successiva regolarizzazione contrattuale dell’assistente familiare».
Tra gli aspetti sottolineati dall’assessore Saccardi nell’annunciare il via al Pronto badante regionale c’è anche l’ingente lavoro fatto per individuare tramite bando i capofila delle associazioni di volontariato e delle cooperative sociali con la loro rete capillare di presenza sui territori, il che ha portato a una coprogettazione forte tra soggetti istituzionali del territorio, volontariato e associazionismo sociale. «Indubbiamente un valore aggiunto – commenta Saccardi – ai fini dello sviluppo di un sistema sociale integrato proprio per la capillare diffusione territoriale, per il ruolo che hanno a livello di promozione e crescita della coesione sociale, e per il radicamento nell’ambito socio-assistenziale della nostra Regione».