Tre taxi abusivi impiegati nella spola tra la stazione centrale e varie zone di Prato. Tutti privi di revisioni e tutti, però, ben pubblicizzati. Sono caduti nella rete della polizia stradale che da giorni, in tutta la Toscana e su input provenienti da Roma, è impegnata in una serie di controlli mirati a verificare le condizioni del trasporto persone.
L’attività si è rivelata assai intensa per i poliziotti della Stradale di Prato, chiamati a contrastare il fenomeno, piuttosto diffuso in provincia, dell’abusivismo nel servizio taxi.
«I dispositivi sono stati organizzati strategicamente – si legge in una nota della stessa Stradale – impiegando pattuglie in uniforme insieme a poliziotti in abiti civili che potendosi mischiare e confondere tra la gente hanno individuato, con maggiore facilità, le irregolarità nelle modalità di prestazione del servizio e gli espedienti escogitati dai tassisti abusivi, tutti cinesi, per eludere i controlli».
«Sono stati così scoperti tre tassisti, tra cui una donna, che, nel corso della mattinata più volte si erano recati alla stazione ferroviaria, per accompagnare o prelevare dei passeggeri; all’interno delle loro auto c’erano diversi volantini ed opuscoli che pubblicizzavano il servizio Taxi per varie zone della città di Prato e dell’hinterland pratese, oltre a bar, tavole calde ed hotel», si legge ancora.
Non sono mancate le sorprese. «Uno degli abusivi aveva persino un registro dove annotare le corse effettuate, distinte per data e chilometri percorsi, peccato che nessuno avesse la licenza – conclude la nota – Tutti e tre i veicoli, addirittura non revisionati e con pneumatici ormai usurati, sono stati sequestrati, mentre ai finti tassisti è stata sospesa la patente e contestata la sanzione, prevista per l’esercizio del servizio taxi senza licenza, che arriva fino a 7.000 euro».