Obarrao edizioni presenta un’opera di un romanziere, che è difficile definire tale; difficilmente infatti capita di avere a che fare con una biografia tanto variegata, che tanto deve a varie parti del mondo, a tante influenze culturali. Joseph Kessel, argentino di nascita, ebreo lituano di origine, francese di adozione professionale, ha sviluppato quella che si definisce una vita avventurosa: commediografo, attore teatrale, reporter, partigiano per la Francia Libera, quella non di Vichy, insomma, sceneggiatore, e altro ancora, da lasciare pensare che si tratti di tre- quattro persone assieme. Tutto ciò si riflette in questo “La valle dei rubini”. Il quale, romanzo, sicuramente romanzo, perché ne possiede tutti i connotati esemplari, lo svolgersi della vicenda innanzitutto, si legge davvero tutto di un fiato. La scrittura è decisamente scorrevole (merito pure del traduttore, si dice in questi casi), e l’idea di base è di quelle che vuole fare andare avanti a scoprire come il tutto finisce. Premesso quanto sopra, riproporlo nel 2016, dopo sessant’uno anni dalla stesura, lascia aperte alcne perplessità, visto che leggere ora un testo simile sa un po’ di fumettone d’avventura, decisamente datato.Si parte da una Parigi solo nominata, ci si trova in un sud est asiatico più India come ci si aspettarebbe il sud est asiatico più l’India, dove dominano l’umido ed il sudaticcio, dove spiccano un narratore e un capo spedizione che ricorda assai Clark Gable o Errol Flynn. Per intenderci, sembra più Sandokan che Rai News 24.
Nonostante tutto, però, è meglio leggere “La valle dei Rubini” che non leggerlo. E’ un’ottima prova di scrittura, innanzitutto: vengono introdotti molti personaggi, ed almeno una decina, tra cui una vecchia mercante birmana alla quale per me ci si è ispirati per la Maz dell’ultimo Star Wars, ha il proprio spessore. Oltre alla propria funzionalità. E poi, si ripassa il più ampio ventaglio di religioni possibili, ogni religione appartenente a uno dei personaggi col proprio spessore, tutti quanti persi in mezzo alla folla, immancabilmente chiassosa e variopinta. Concludendo con il conoscere come funziona la valutazione di un rubino; non si sa mai nella vita…
Lorenzo Vicentini