Scatoloni sistemati nella miniera di sale

La conoscenza umana finisce sotto sale

Come conservare la conoscenza della civiltà umana nell’era di internet? Conservandola sotto su una miniera di sale

Oggi nell’era di internet, la conoscenza umana è più vasta di quanto sia mai stata. Wikipedia è l’enciclopedia con più dati che sia mai esistita. Oggi c’è moltissima conoscenza e altrettanta ne viene prodotta ogni giorno. Tuttavia questa conoscenza viene prodotta e conservata sempre più in formato digitale, al punto che ormai esistono riviste scientifiche che pubblicano solamente online.

Questo pone seri problemi per la conservazione di tale conoscenza. Come vari scienziati hanno fatto notare, basterebbe una tempesta solare come quella del 1859 per provocare danni catastrofici; anche tralasciando quel problema, ce ne sono altri, come gli hacker che potrebbero manipolare le informazioni o anche solo la possibilità che col tempo perderemo semplicemente la capacità di leggerle.

La tecnologia, infatti, cambia rapidamente e già oggi è difficile trovare lettori di supporti ormai datati come Vhs, minidischi, floppy disc ecc. Anche se altri supporti come la carta possono durare secoli o anche millenni come abbiamo scoperto con i documenti di papiro e simili dell’antichità, ciò avviene solo se sono tenuti in condizioni ambientali adeguate, cosa che è tutt’altro che semplice, infatti non è poca la letteratura dell’antichità che purtroppo non è arrivata fino a noi.

Medaglia Mom
Fronte retro della medaglia data a chi contribuisce raffigurante il luogo del sito

Come spiegato in un articolo della BBC pubblicato online il 18/10/2016, alcuni credono che la soluzione potrebbe essere il “MOM”, “Memory of Mankind”(Memoria Del Genere Umano): un progetto di collaborazione tra università, accademici, giornali e librerie. Tale progetto consiste nel conservare le conoscenze dell’umanità scrivendole, così come fecero per esempio i Sumeri, su tavolette di materiale però nel nostro caso molto più resistente e con metodi(incisioni con laser) molto più tecnologici.

In ognuna di queste tavolette possono essere contenuti circa 5 milioni di caratteri: quanto un libro di circa 400 pagine. Il progetto, già in corso, si propone di conservare le tavolette in una miniera di sale ad Hallestatt, una località montuosa in Austria, così da proteggerle in modo più efficace possibile da ogni tipo di eventuale catastrofe naturale o umana. Lo scopo del progetto, come scritto sul sito del “MOM” è duplice: conservare la conoscenza servirà da un lato “in un futuro prossimo, quando gli storici realizzano che non vi sono dati comprensibili del ventunesimo secolo”, dall’altro “in un lontano futuro, quando la corda di trasmissione della conoscenza sarà tagliata da un evento improvviso o da sottili cambiamenti di circostanze”.

Moltissimi dati sono già stati inseriti in tavolette sul posto, incluse immagini di famosi musei, di dipinti, di fossili e dinosauri, il tutto con relative descrizioni. Per diffondere la conoscenza di dove si trova il sito, a chiunque contribuisca al progetto viene data una medaglia di ceramica su cui è disegnata la posizione geogrfica della miniera. Chiunque può contribuire sul sito del MOM, http://memory-of-mankind.com/ scrivendo il suo personale testo (500 carattteri gratis e poi a pagamento) se vuole che anche un suo scritto sia conservato tra le tavolette della miniera. Il progetto è interessante e ci rammenta come con tutta la nostra tecnologia, a volte metodi antichi applicati a problemi moderni(come in questo caso la conservazione della conoscenza), possono ancora rivelarsi inestimabili.

Leonardo Panerati

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