Negli ultimi anni si sta affermando una nuova produzione di articoli legata all’erotismo domestico, quella dei sex robot, robot del sesso. Progressivamente dotati di software di simulazione di personalità e sempre più sofisticati, molti li considerano la nuova frontiera non solo di un settore del mercato, ma della vita sessuale in quanto tale. Nella realtà tuttavia, chi sarebbe disponibile ad utilizzarli? Quanti ritengono il loro successo garantito nel prossimo futuro? Infine, quanti considererebbero il loro utilizzo da parte del proprio partner come “tradimento” come se il partner fosse stato con un essere umano?
A queste domande ha tentato di rispondere un indagine dell’istituto di ricerca You Gov negli USA, facendo proprio queste domande dalle quali sono usciti i risultati sottostanti.
Riguardo la prima domanda: “Se fosse possibile fare sesso con un robot, quanto considereresti di farlo?”, i risultati mostrano come la grande maggioranza degli adulti would not consider, non prenderebbe in considerazione, l’idea, mentre tra “male”, maschi, e female, femmine, a essere più favorevoli all’idea è la popolazione maschile, della quale circa un quarto, il 24%, considererebbe la cosa.
Tra chi ha risposto che prenderebbe in considerazione l’idea inoltre, il 52% concorda che sia importante per la cosa far si che il robot abbia l’aspetto di un essere umano, mentre non vi era accordo sul ritenere che ogni cosa riguardante il sesso con i robot dovrebbe seguire le convenzioni riguardanti il sesso con esseri umani. Infatti la maggior parte non ritiene che il sesso con i robot sia classificabile come sesso in senso tradizionale: per il 33% è classificabile più come masturbazione, solo per il 14% come sesso in senso tradizionale, mentre per il 27% nessuna delle due precedenti risposte rende l’idea.
Riguardo la seconda domanda il 49% ritiene che il sesso con i robot sarà pratica comune entro i prossimi 50 anni.
Riguardo la terza domanda vi è divisione riguardo l’idea che l’uso da parte del proprio partner di un sex robot conti come tradimento, con una differenza comunque tra la popolazione maschile e femminile, con la prima meno disposta della seconda a dire “yes i would”(si considererei) la cosa come un tradimento da parte del proprio partner.
Infine, a dispetto di recenti articoli che hanno espresso la possibilità di hacking anche a scopo di omicidio di simili robot, per il 42% sarebbe comunque in fondo più sicuro avere un rapporto sessuale occasionale con un robot che con un essere umano.