Articolo 1-Mdp di Prato interviene nel dibattito relativo ai numeri e ai temi della sicurezza, richiamando l’amministrazione comunale a un’opera più incisiva per il contrasto della criminalità che ha raggiunto livelli fino a qualche tempo fa impensabili.
Il sindaco Matteo Biffoni, inoltre, può e deve svolgere un’azione incisiva, anziché limitarsi allo scaricabarile sulle forze dell’ordine o all’adozione di provvedimenti che lasciano interdetti. Questo sia per il suo stesso ruolo che per la delega alla sicurezza che ha inteso mantenere. Di certo, togliere panchine e chiudere fontane non serve e limita ulteriormente la libertà dei cittadini.
Varie forme di criminalità, nuove migrazioni, organizzazioni malavitose radicate sul territorio pratese richiedono una risposta d’emergenza, che comprenda un approccio che tenga conto dei problemi del lavoro, dell’impoverimento della città, del suo cambiamento d’identità. Questo oltre a un’azione incisiva sul fronte dell’ordine pubblico e di indagini in profondità. Per tutto questo, l’amministrazione comunale può e deve svolgere un’azione incisiva sul Governo, per ottenere risorse economiche e forze, a cominciare da quelle che operano nel Palazzo di giustizia. Finora, abbiamo visto soltanto un’infruttosa passerella di ministri e sottosegretari.
«La situazione è decisamente complessa. Si va dallo spaccio di stupefacenti al radicamento di organizzazioni malavitose, da furti e scippi ad atti di pura violenza – dice il coordinatore provinciale di Articolo 1-Mdp, Lorenzo Chiani – Occorrono proposte e risposte decise di fronte a un problema la cui gravità è evidente. Invitiamo l’amministrazione comunale e il sindaco a un’azione forte sul Governo e alla riflessione su quanto non-fatto, finora, in città. Non solo. Articolo 1-Mdp propone la creazione di un “tavolo per l’emergenza”, per il quale si mette a disposizione con idee e proposte, aperto davvero a tutte le forze politiche, sociali ed economiche».