genitore e bambina

Mese dell’affido, le iniziative a Prato

È giunta alla sua ottava edizione la campagna di sensibilizzazione e promozione “Ottobre: un mese dedicato all’affidamento familiare”, organizzata dal Servizio Affidi, dalla rete delle famiglie affidatarie della provincia e dall’ufficio Servizio sociale e rapporti con Società della Salute di Prato. il programma della rassegna è stato presentato stamani dall’assessore alle Politiche sociali Luigi Biancalani, dalla direttrice della Società della Salute Lorena Paganelli, dal direttore dei Servizi sociali e immmigrazione Filippo Foti, dalla responsabile dell’U.O. minori dei Servizi sociali Angela Vignozzi, dalla referente del Servizio affidi Margherita Salines e da alcuni degli assistenti sociali e operatori del Centro affidi di Prato.

La rassegna darà spazio per tutto il mese di ottobre ad una serie di eventi ad ingresso libero e distribuiti su tutto il territorio provinciale comprendenti rassegne cinematografiche, letture, mostre, performance, iniziative ludico-sportive ed incontri, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini su questa tematica e ad avvicinare il pubblico alla conoscenza dell’affido come forma di accoglienza temporanea di un bambino o un ragazzo in difficoltà: un percorso di sostegno e aiuto che consente al piccolo di trascorrere del tempo all’interno di un ambiente sicuro, e alla famiglia d’origine di affrontare e risolvere i suoi problemi in vista del rientro definitivo del figlio.

«Da otto anni l’amministrazione dedica il mese di ottobre alla promozione della pratica dell’affidamento familiare – commenta Luigi Biancalani, assessore alle Politiche sociali – Questo impegno ci ha consentito di ridurre il numero di ragazzi affidati alle comunità, integrandoli in un ambiente familiare sereno che risponde in modo sicuramente più efficace al loro bisogno d’affetto e di amore».

Lo scorso anno, infatti, sono stati 89 i ragazzi affidati alle famiglie, rispetto ai 58 inseriti nelle comunità residenziali; hanno trovato posto nelle famiglie 49 ragazzi stranieri, di cui 17 minori non accompagnati, mentre le comunità ospitano 39 ragazzi stranieri, di cui 25 minori non accompagnati. I servizi sociali della provincia pratese si sono occupati di 1495 minori durante il 2017, inclusi i ragazzi affidati e ospitati in comunità, a testimonianza del grande lavoro che viene svolto anche direttamente nelle famiglie cercando di evitare, quando possibile, di separare i piccoli dai genitori.

«L’affidamento è un’opportunità aperta a tutti, e che non richiede doti particolari al di là della disponibilità e della generosità – interviene Lorena Paganelli, direttrice della Società della Salute – Per chi la ritenesse una responsabilità troppo grande, sono disponibili anche forme meno impegnative, come l’affido part-time; il compito dei servizi sociali è quello di conoscere il richiedente e di capire cosa può offrire al bambino, dopodichè, se ci sono i presupposti, si procede ad abbinare l’affidatario e l’affidato nel miglior modo possibile».

Il simbolo dell’iniziativa sarà un fiocco composto da due nastri, uno verde ed uno arancione: il verde rappresenta la speranza e l’arancione la fiducia, due colori uniti assieme così come le famiglie – quella affidataria e quella affidante – che lavorano insieme per il bene del minore, unite dalla spilla da balia che rappresenta i servizi sociali, che coordinano e supportano questa collaborazione.

Le iniziative della rassegna avranno via martedì 2 ottobre con la Festa dei Nonni all’istituto San Giovanni Bosco; da segnalare la mostra “Mi fido e mi affido…”, ospitata dal Museo Pecci, che dal 6 al 31 ottobre guiderà i visitatori attraverso un percorso simbolico che ripercorre i diversi passi in cui consiste l’affidamento: nasce dalla cultura dell’accoglienza, prosegue attraverso la divulgazione e la conoscenza del percorso stesso, entrando nello specifico a capire cosa rappresenta questa esperienza per i ragazzi che la vivono tramite le testimonianze raccolte negli anni dai servizi sociali, ricollegate ai semplici oggetti e gesti quotidiani che trasmettono l’amore degli affidatari agli affidati. La rassegna si concluderà il 31 ottobre, ancora al Museo Pecci, con la presentazione di testimonianze dirette ed un dialogo sui temi dell’affidamento con la dottoressa Anna Genni Miliotti, scrittrice ed esperta di adozioni.

Per ulteriori informazioni sull’affidamento familiare – possibilità che, a differenza dell’adozione, è aperta anche ai single, senza limiti d’età – è possibile partecipare direttamente agli incontri in programma, oppure rivolgersi al Servizio affidi di via Roma, 101, telefonando allo 0574 1836412, allo 0574 1836404 o scrivendo a servizioaffidi@comune.prato.it; l’ufficio è aperto il lunedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17, e il mercoledì e giovedì dalle 9 alle 13.

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