Blitz contro la cattura e la detenzione illegale di uccelli migratori, nei giorni scorsi, a Prato. L’operazione, condotta dalla polizia provinciale, ha portato alla scoperta di trappole, esche e di un uccello vivo.
L’attività si è svolta fin dalle prime ore del mattino ed ha visto impegnato il personale della Polizia provinciale mediante accurate verifiche di zone extraurbane idonee allo svolgimento di dette attività illegali.
Il controllo, approfondito, era mirato proprio a contrastare la cattura abusiva di uccelli e la detenzione di fauna selvatica protetta in questo periodo di consistente migrazione di volatili
All’interno di un terreno agricolo coltivato a girasole, pianta molto appetita dagli uccelli, la polizia provinciale ha rinvenuto 4 trappole in metallo, tipo gabbiette, con un meccanismo a scatto in fase di cattura. Nelle trappole, spiegano dalla polizia provinciale di Prato, erano presenti esche costituite da semi di girasole. Intorno, era stato posto un piccolo abbeveratoio per attirare i volatili.
Accanto alle trappole, inoltre, era stato posizionato anche un uccello vivo in gabbia con funzione di richiamare gli uccelli selvatici in libertà in modo da attirarli all’interno delle trappole così da far scattare il meccanismo di cattura ed intrappolarli.
La polizia provinciale ha provveduto a denunciare e a multare il responsabile, che non è un cacciatore, per aver esercitato l’attività venatoria mediante mezzi vietati, nello specifico mediante trappole atte alla cattura di piccoli uccelli. Le trappole ed il volatile sono stati sequestrati.
«Questa nuova operazione, oltre a confermare il costante impegno del Corpo di polizia provinciale di Prato per la tutela e la salvaguardia degli animali della nostra provincia – si legge in una nota – evidenzia l’importanza della presenza continua del personale di vigilanza sul territorio, con particolare riferimento anche a zone periferiche/extraurbane».
«Si ricorda la disponibilità a fornire informazioni e ricevere richieste e/o segnalazioni attraverso il numero di telefono 337-317977 o il sito internet della provincia di Prato», concludono dalla polizia provinciale.