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Amore Condizionato (Sara De Rosa)

Se ci penso ora, dopo più di 30 anni, sorrido ma ricordo che al tempo non fu affatto facile….
Mi presento, sono Greta moglie, mamma e lavoratrice in un Centro Benessere e da poco anche nonna; per arrivare a questo fantastico risultato però ho smosso due mondi, quello perbenista e fatto di ipocrisia e quello che intendo io cioè vivo di sentimenti autentici.
Avevo vent’anni, tanta voglia di vivere e viaggiare così io e la mia amica del cuore Maria decidemmo di andare a visitare Istanbul, il nostro sogno da tanto tempo..
Seduta su questa panchina davanti alla maestosa Moschea Blu mi sembra di rivivere quel giorno, quell’incontro casuale e inaspettato.
«Bella vero?» mi arriva una voce all’orecchio, in un discreto italiano mentre io, assorta, leggevo la guida per prepararmi minimamente alla visita della Moschea.
Mi giro e lo vedo, un bel ragazzo alto, moro con grandi occhi espressivi che penetrano nell’animo… mi guardava e sorrideva.
«Già. Uno spettacolo strepitoso» risposi balbettando cercando di frenare l’emozione che mi pervadeva.
«Io posso vivere questo momento ogni giorno, sono una Guida Turistica…se vuoi posso farti da guida personale, ho due ore libere…»
Ovviamente la proposta mi lasciò senza parole ma non potevo rinunciare a quegli occhi, ne ero già innamorata.
«Ora arriva la mia amica Maria che credo sia d’accordo e andiamo, affare fatto grazie!».
La mia amica stava fotografando da mezz’ora ,arrivò correndo da lontano e visibilmente soddisfatta.
Guardò per un attimo me e il nuovo arrivato poi posò di nuovo lo sguardo su di me con tono interrogativo
«Ottime notizie, ho trovato una guida tutta per noi, ti presento…» non so nemmeno il suo nome e scoppiai in una fragorosa risata!
«Sono Aster, piacere per entrambe, rise lui»
«Beneee non perdiamo tempo la Moschea ci attende, andiamo» Maria ci prese subito sottobraccio entrambi e ci avviammo…..
Che dire avevo letto e visto tante foto su questo splendore ma dal vivo era uno spettacolo unico al mondo, con Aster era tutto ancora più bello.
Uscimmo giusto in tempo perché lui potesse raggiungere in orario un altro gruppo di italiani che avevano prenotato la visita;
«Grazie di tutto Aster!» gli dissi, stringendogli la mano e guardandolo dritto negli occhi…cosa mi stava succedendo mi tremavano le gambe.
«Grazie a te Greta, è stato un piacere, spero di rivederti se ti tratterrai altri giorni ad Istanbul.”
Rimasi qualche secondo a fissarlo e poi, come se le parole uscissero da sole gli dissi di getto: «anche stasera se vuoi».
Il mio era uno sguardo sfrontato, poteva essere frainteso, ma non mi importava, ero davanti al classico colpo di fulmine lo avevo riconosciuto, il cuore batteva all’impazzata.
La serata la passammo ballando e chiacchierando al Reina con una panoramica sul Bosforo che non dimenticherei mai.
Così come il nostro primo bacio appassionato e tutto il resto ma arrivò anche il giorno della partenza con la promessa di vederci quanto prima, perché in una settimana ci eravamo innamorati, non c’era nulla di male e noi volevamo vivere insieme.

L’amore si sa non è una cosa sempre semplice, infatti al mio rientro parlai con i miei genitori e fecero una tragedia, mi insultarono dicendo che non potevo, non dovevo assolutamente fidarmi di «gente simile», che mi avrebbe sottomessa, picchiata e resa schiava….a volte anche l’ignoranza va compresa, perché Aster era comunque cattolico, mamma di Istanbul e papà spagnolo….
Ma non sentivano ragioni mi minacciarono addirittura di non parlarmi più e Aster mi ripeteva di pensare bene a cosa fare, che non avrebbe mai voluto allontanarmi dalla mia famiglia.
Ma io avevo vent’anni compiuti, mi ero innamorata e volevo stare con lui, avrei lavorato nel centro Benessere dei genitori, mi sarei integrata, l’inglese già lo masticavo…insomma ce l’avrei fatta!
Due mesi dopo un volo Milano- Istanbul mi portava verso la fase più importante della mia vita e mi ricongiungeva a lui, al mio vero amore.
Fu dura all’inizio perché mamma e papà mi mancavano e saperli sofferenti a casa mi trafiggeva il cuore ma avrebbero capito….inoltre all’inizio ero comunque una straniera per quella bellissima città quindi dovetti imparare usi e costumi dall’inizio, grazie anche ad Aster che mi appoggiava in tutto e per tutto.

Dalla mia cara amica Maria mi arrivavano voci che in paese fosse scoppiato lo scandalo, Greta sposata con un marocchino, con un terrorista, che fine orribile ecc.ecc… io non sapevo se ridere o piangere per l’ignoranza che purtroppo non si sa di possedere.
E sorrido di nuovo, qui seduta, mentre aspetto che mia figlia mi porti la mia piccola nipotina nata tre mesi fa.
Quando decisi di sposarmi ,acquistai una cartolina tra le più belle della Moschea Blu, scrissi ai miei genitori semplicemente: mi sono innamorata di questo posto, vorrei che condivideste con me questo momento perché mi mancate. Voglio sposarmi con la vostra benedizione. Vostra Greta.
Fino all’ultimo non ebbi risposta poi il giorno delle nozze i miei si presentarono, mi abbracciarono e la mamma si scusò in un bagno di lacrime per non aver capito, per avermi lasciata sola durante un momento così delicato…
Li portai sul Bosforo ponte che divide l’Europa dalla ben più selvaggia e misteriosa Asia e i miei rimasero davvero a bocca aperta, la notte poi rendeva omaggio a questa opera d’arte vivente.

E Maria non posso dimenticarla….mi viene a trovare spesso e si vanta sempre di essere stata testimone di questo amore nato grazie a lei e alla sua passione per i viaggi.

Grazie Aster, lasceremo testimonianza assoluta che l’amore condizionato a volte non esiste.

Sara De Rosa

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