Cuoca italiana trattoria

Gli italiani spendono 85 miliardi al ristorante

Record per la spesa in pranzi e cene fuori casa che nel 2018 sale a 85 miliardi di euro, pari al 35% del totale dei consumi alimentari degli italiani. Lo hanno annunciato Coldiretti e Federazione italiana cuochi (Fic) in occasione della firma a Roma dell’accordo che lega adesso le due associazioni. L’intesa, sottoscritta dai presidenti Ettore Prandini e Rocco Pozzulo, prevede una serie di iniziative congiunte per la promozione dei prodotti alimentari e della cucina 100% Made in Italy.

La percentuale scaturisce da un’analisi che Coldiretti ha condotto su dati Censis. Durante l’anno appena trascorso, quasi un italiano (22,3%) su quattro ha mangiato fuori almeno una volta a settimana. I giovani e i laureati sono i più assidui clienti dei servizi di ristorazione con il 33,8% che li frequenta almeno una volta a settimana, rispetto al 25,6% degli italiani tra i 35 e i 64 anni e il 6,7% degli over 65.

Piatti italiani e tracciabilità dei prodotti alimentari sono le due richieste principali, sempre secondo la Coldiretti, di chi si siede a tavola. Questi due aspetti sono al centro del protocollo d’intesa sottoscritto dall’associazione degli agricoltori con la Federazione Italiana Cuochi, a partire dalla promozione dell’indicazione d’origine dei prodotti agricoli nei menù dei ristoranti italiani e delle mense pubbliche. La tracciabilità permetterebbe di valorizzare il vero Made in Italy agroalimentare e combattere la diffusione dell’italian sounding, in soldoni le imitazioni, all’estero ma anche in Italia.

Coldiretti e Fic vogliono anche promuovere la qualificazione delle mense scolastiche e ospedaliere attraverso l’utilizzo di prodotti del territorio di riferimento. Per fare ciò, rilevano i firmatari dell’intesa, bisognerà puntare su cibi a locali e chilometro 0, che riducono i troppi passaggi intermedi.

Da qui l’impegno a incentivare percorsi formativi per gli operatori dei rispettivi settori – agricoltura e ristorazione – incrementando l’impiego, la consapevolezza e l’accurata conoscenza delle proprietà dei prodotti agricoli in ambito ristorativo e più in generale nelle preparazioni alimentari.

L’accordo Coldiretti-Fic punta anche sull’educazione alimentare delle famiglie italiane attraverso una campagna nazionale da realizzare nelle scuole, per rispondere alle crescenti esigenze del consumatore e al cambiamento degli stili di vita. Specifiche iniziative saranno poi rivolte ad incentivare l’imprenditoria giovanile nella filiera agroalimentare e enogastronomica italiana.
Un ulteriore altro impegno – concludono Coldiretti e Fic – è quello di promuovere iniziative utili a diffondere l’informazione, l’identificazione, l’origine e la conoscenza dei prodotti agroalimentari favorendo la loro classificazione e valorizzazione lungo la filiera, per consentirne la rintracciabilità e trasparenza nel mercato di riferimento nonché la diffusione con particolare riguardo all’offerta di quelle tipiche e locali, anche attraverso la rete delle attività o delle strutture ristorative.

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