Partirà a fine mese, a Prato, il progetto Giardini di Prossimità, la natura come bene comune, ideato e organizzato da Circuito Urbano Temporaneo e Riciclidea Prato, vincitore del bando Creative Living Lab 2018, promosso e sostenuto dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, patrocinato dal Comune di Prato.
Il progetto prevede una programmazione di attività culturali in forma di festival e una serie di azioni rivolti al quartiere del Soccorso al fine di creare i presupposti per una rigenerazione urbana condivisa dei giardini ubicati in prossimità alle scuole Collodi che possa partire dai cittadini, innescando un processo di costruzione di comunità grazie al mezzo delle residenze artistiche, della condivisione di buone pratiche e della formazione: partner del progetto sono l’Ics Curzio Malaparte, il Comitato di riqualificazione del Soccorso di Prato e l’Oasi Apistica Le Buche di Poggio a Caiano.
Il progetto si articola su due fasi
Prima fase
La prima fase prevede un festival sulla sostenibilità, PratoCity VegetableGarden, che si svolgerà presso la Saletta Campolmi in via Puccetti 3 a Prato dall’1 all’11 Febbraio 2019.
Il festival racconta con una mostra il tessuto urbano del territorio di Prato seguendo la storia secolare della presenza agricola e la trasformazione urbanistica della città legata all’affermazione industriale e alla ridefinizione e rifunzionalizzazione delle aree verdi nei secoli, arrivando al nuovo senso dello spazio verde-giardino come focus per la creazione di comunità.
Avrà al suo interno un ricco calendario di attività grazie alla costituzione di una rete di partner quali una giornata di scambio semi organizzata in collaborazione con Seedvicious, l’esposizione di una serra idroponica del progetto pratese BloomProject, attori in una serie di talk di racconto e un tavolo di progettazione che vedono la partecipazione di Iridra, azienda fiorentina, con Hidrousa, progetto vincitore di un bando Europeo Horizon2020, legati al tema dell’acqua come bene comune, la presenza dell’associazione Caffe-Scienza e dell’Ateneo Sostenibile dell’Università di Firenze, la collaborazione con l’Oasi Apistica Le Buche, il coinvolgimento delle classi delle scuole Collodi in laboratori progettati da Elena Sanesi di Riciclidea.
Lo spazio dell’Ex fabbrica Campolmi sarà punto di partenza per tracciare un percorso-ponte, passando attraverso l’Orto Urbano Spazi InVasi, attivo dal 2015 in via Arcangeli e creando un collegamento con il cuore della città grazie alla collaborazione con la Libreria Gori.
Seconda fase
La seconda fase è caratterizzata da un programma di residenze artistiche curato da Chiara Vacirca e Stefania Rinaldi, che si svolgerà nell’arco dei cinque mesi, da Gennaio a Giugno 2019, con l’intervento di tre artisti dal respiro internazionale, che investono la loro ricerca in una relazione col mondo, fondando una pratica che non si lega necessariamente alla produzione di oggetti ma all’intreccio di relazioni umane. Beatrice Catanzaro, Luigi Coppola e Sara Leghissa incontreranno gli abitanti del Soccorso, attivando con azioni e interventi un movimento collettivo verso il giardino in una prima parte aprendo poi al quartiere, per amplificare nelle strade il lavoro fatto.
Ultimo appuntamento l’approdo in una forma di processione e celebrazione condivisa del percorso.
Saranno presentati alcuni Momenti di Teatro a cura di Elena Franchi, un percorso inserito in una scansione temporale dall’attraversamento trasversale rispetto alle due fasi, con uno spettacolo presentato al festival in primo studio con la partecipazione di Yunusa Cham (originario del Gambia, attualmente rifugiato in Italia) e una riflessione con i ragazzi dalla scuola, gli insegnanti i genitori e i cittadini che abitano il quartiere improntato sul termine riappropriazione collettiva.
Saranno inoltre realizzati incontri periodici di formazione presso il quartiere del Soccorso, rivolti a docenti e cittadini, legati ai temi proposti e agli artisti invitati, allo scopo di creare un humus che possa diffondere e consolidare le azioni, innescando un processo virtuoso che porti i cittadini ad essere attivi e a concepire con l’aiuto delle associazioni una bozza di proposta di patto di collaborazione con l’amministrazione per la gestione del giardino.
Grazie alla presenza costante e attiva del Comitato di riqualificazione del Soccorso saranno previsti momenti conviviali e di racconto, con l’apertura di un gruppo Facebook Il quartiere del Soccorso di Prato | Giardini di prossimità.
www.facebook.com/giardinidiprossimita