Boxe sotto le stelle a Calenzano, una riunione che si è chiusa con due vittorie dei pugili pratesi. Alex Ferramosca per i pesi gallo e Marco Papasidero per i medi hanno vinto i loro incontri. Ferramosca ha superato per ko tecnico alla seconda ripresa il serbo Nikola Bajkovac. Papasidero ha prevalso ai punti su Gaetano Guttà.
Nella lunga serata pugilistica di Calenzano, hanno combattuto tre professionisti – Alex Ferramosca, Sead Mustafa e Marco Papasidero – e diversi dilettanti che hanno preceduto i match più attesi.
Boxe sotto le stelle è stata organizzata dalla Pugilistica Pratese con il sostegno della federazione pugilistica e del Coni toscano.
Tra i dilettanti tutti gli atleti della Pugilistica Pratese hanno vinto ai punti. Alessio Gigliotti ha superato Corrado Poli (Old School Boxing Piombino), Omar Bouloum ha vinto non senza fatica con Christian Martino della Boxe Mugello, Francesco Bacchereti ha prevalso su Bogaam Gavrylyak, il portacolori della Boxing Calenzano, Leonardo Balli, ha battuto Otimane Khaldoun (Celano Boxe).
Prima degli incontri tra professionisti, hanno ballato e cantato le Lollipop nate nel primo talk show per artisti Popstar.
Il primo match tra pro è quello dei pesi Gallo tra Alex Ferramosca, già campione italiano Elite, che dopo aver fatto il suo esordio tra i professionisti nella riunione di novembre, disputata all’Estra Forum di Prato, vincendo per ko alla prima ripresa, ha dimostrato di essere atleta di grande spessore e alla seconda ripresa mette ko tecnico anche Nikola Bajkovac.
«Stavo bene e sono salito sul ring con grande determinazione perchè solo con la velocità riesco a dare il massimo – dice Ferramosca – Sono contento». A seguire per i pesi medi il “Giaguaro” Sead Mustafa, fratello del campione italiano dei medio massimi Vegan Mustafa, ha dato spettacolo con i suoi colpi sempre precisi e abbinando una tecnica brillante all’eccellenza del gioco di gambe e del tronco. Nel match conclusivo Marco Papasidero, per la categoria super welter, ha vinto con fatica e con merito. «Sono orgoglioso di questa affermazione perchè Guttà è la storia della nostra categoria e essere riuscito a superarlo – ha detto Papasidero – È la dimostrazione che sono sulla strada giusta. Grazie ai miei tecnici che mi danno sempre consigli giusti e non mi fanno mai mancare la forza».