Pronto badante: Donna anziana e giovane badante

Pronto badante diviene un’iniziativa stabile

Quasi 3 millioni per proseguire il progetto Pronto Badante nel 2019 e 2020. Da quest’anno non si parla più di progetto sperimentale, ma di stabilizzazione degli interventi. Lo ha sancito una delibera presentata dall’assessore al dirittto alla salute e al welfare Stefania Saccardi e approvata dalla giunta regionale nel corso dell’ultima seduta. Delibera che destina al progetto 2.900.000 euro per il biennio 2019-2020.

Badanti per assistere l’invecchiamento della popolazione

«Il progressivo invecchiamento della nostra popolazione – dice l’assessore Stefania Saccardi – pone con sempre maggiore urgenza il problema dei bisogni degli anziani e delle loro famiglie. Noi vogliamo dare risposte che rendano meno gravoso il peso della quotidianità, prevenendo l’isolamento e l’esclusione sociale degli anziani e dei familiari che li assistono. Tra queste risposte, c’è il Pronto Badante. Alla luce degli esisti positivi ottenuti dalla sperimentazione del progetto regionale, abbiamo deciso quest’anno di stabilizzare gli interventi previsti dal progetto, per consolidare ulteriormente la qualità del nostro welfare, con politiche sociali innovative e di inclusione».

Il progetto Pronto Badante

Il progetto regionale Pronto Badante – Interventi di sostegno e integrazione nell’area dell’assistenza familiare in Toscana è partito in via sperimentale a marzo 2015 sul territorio di Firenze e provincia e, a seguito degli ottimi risultati raggiunti, è stato poi esteso dall’anno successivo a tutta la Toscana. Il progetto ha come obiettivo il sostegno alla famiglia con anziano convivente o all’anziano che vive da solo, nel momento in cui si presenta la prima fase di difficoltà dell’anziano, garantendo la copertura di questo delicato momento, in genere quasi totalmente scoperto, durante il quale la famiglia si trova a vivere una situazione di grave difficoltà, che spesso impedisce di provvedere alle prime azioni necessarie. Questo intervento si propone anche di contrastare la solitudine e il disagio delle persone anziane fragili e delle loro famiglie, promuovendo la socializzazione e l’integraz ione sociale.
Il progetto, con il coinvolgimento del Terzo settore, del volontariato e dei soggetti istituzionali presenti sul territorio, prevede l’intervento diretto di un operatore, che si recherà all’abitazione della famiglia dell’anziano, in modo da garantirle un adeguato punto di riferimento per avere informazioni riguardanti i percorsi socio-assistenziali e un sostegno economico, una tantum, per l’attivazione di un rapporto di assistenza familiare con una/un badante.
Il progetto ha previsto anche il coinvolgimento dell’Inps per il Sostegno economico, attraverso la stipula di un’apposita convenzione che ha permesso, fin dal primo anno di sperimentazione del progetto regionale, l’attivazione di una nuova procedura telematica, all’interno del sito istituzionale di Inps, al fine di poter erogare alle persone anziane in difficoltà i libretti famiglia, un utile strumento di facile e rapida usufruibilità: la loro attivazione è funzionale all’effettuazione di un regolare rapporto di lavoro occasionale tra l’anziano e l’assistente familiare, in quanto già comprensivo di oneri previdenziali Inps e assicurativi Inail, ed è propedeutico alla successiva stabilizzazione lavorativa dell’assistente familiare, attraverso la stipula di un contratto di lavoro regolare.

Il numero verde di Pronto Badante

Il numero verde istituito dalla Regione, 800 59 33 88 è attivo dal lunedi al venerdi dalle 8 alle 19.30 e il sabato dalle 8 alle 15). Dopo la chiamata, un operatore autorizzato interverrà direttamente all’abitazione della famiglia della persona anziana, garantendole un unico punto di riferimento.

I numeri del Pronto Badante da marzo 2016 ad oggi

Ottimi i risultati conseguiti alla fine delle precedenti sperimentazioni attivate su tutto il territorio regionale (1/03/2016 – 28/2/2018): sono infatti arrivate al numero verde oltre 42.000 telefonate, sono state effettuate 12.458 visite, attraverso l’intervento di un operatore autorizzato che si è recato, entro le 48 ore, all’abitazione dell’anziano, e sono stati erogati 8.360 libretti famiglia/buoni lavoro per attivare un primo rapporto di lavoro regolare con una/un assistente familiare. La terza fase di sperimentazione ha preso avvio il 1° marzo 2018 ed è tuttora in corso; e a 10 mesi dall’inizio delle attività sono arrivate oltre 10.000 telefonate al numero verde, sono state effettuate più di 5.000 visite domiciliari e sono stati erogati oltre 3.300 sostegni economici.
Il sistema di rete messo in campo dal progetto regionale Pronto Badante ha coinvolto ben 120 associazioni di volontariato, 80 cooperative sociali, 24 patronati, 19 associazioni di promozione sociale e 12 altri soggetti onlus.

Gli anziani in Italia e in Toscana

Il Rapporto annuale 2018 dell’Istat fotografa l’Italia come uno dei paesi più vecchi al mondo dopo il Giappone, con una stima di 168,7 anziani ogni cento giovani al 1° gennaio 2018. Divario destinato a salire tra 20 anni, con una stima di 265 anziani ogni cento giovani. Si vive più a lungo, ma con una prospettiva di solitudine negli ultimi anni. Il Rapporto analizza infatti, oltre alla popolazione, anche le reti e le relazioni sociali; e la carenza di relazioni diventa isolamento per gli anziani che vivono soli, i quali trascorrono il 70% del tempo in cui sono svegli senza alcuna compagnia (circa 10 ore) e interagiscono con altre persone solo per quattro ore al giorno, soprattutto con familiari non coabitanti (65%), con amici (31%) e con vicini (4%).
Anche in Toscana l’allungamento della vita media è ormai un dato di fatto da diversi anni, la Toscana risulta infatti essere tra le regioni europee più longeve, la 3° in Italia dopo Liguria e Friuli Venezia Giulia. Gli anziani over64enni nel 2017 crescono di circa 3.000 unità rispetto all’anno precedente, per un totale complessivo di oltre 943.000 persone, rappresentando il 25% della popolazione, contro una media italiana del 22% e con una progressiva crescita nel tempo delle classi 75-84 e over85 (grandi anziani), che rappresentano il 53% degli anziani.

Secondo il Rapporto Welfare e salute in Toscana presentato a luglio 2018, la presenza anziana cresce all’interno delle famiglie, i nuclei toscani con almeno un anziano presente sono circa 629.000 e quelli composti soltanto da anziani circa 396.000. Gli anziani che vivono da soli (in solitudine abitativa), al censimento 2011 risultano essere circa 233.000, nel 75% donne e per il i l 67% over 74.

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