È stata l’edizione della conferma, con 4.000 visitatori, 150 aziende, 400 giornalisti, blogger e influencer accreditati. Un’affluenza di pubblico in linea con lo scorso anno alla Fortezza da Basso di Firenze. Chianti Lovers, anteprima del Consorzio Vino Chianti, ha chiuso ieri in positivo con una partecipazione più ampia delle aziende: dalle circa 100 realtà dello scorso anno, si è passati a 150. A queste si aggiunge il Consorzio Tutela Morellino di Scansano, che dallo scorso anno organizza la propria anteprima in occasione di Chianti Lovers.
Tanti i vini protagonisti delle aziende del consorzio e dei consorzi di sottozona: Rufina, Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colli Aretini, Montalbano, Colline Pisane, Montespertoli, oltre alle etichette di venticinque cantine maremmane per il Morellino di Scansano.
I compratori provenienti da tutto il mondo, che hanno preso parte al Buy Wine organizzato dalla Regione Toscana e Promofirenze, sono stati coinvolti in un seminario dedicato agli aspetti storici e produttivi della Denominazione Vino Chianti Docg a cui è seguita una degustazione.
«Abbiamo iniziato alla grande il 2019 – ha commentato presidente del consorzio Giovanni Busi – con una festa per il mondo produttivo, per gli operatori del settore e per tutti gli amanti di questo eccellente prodotto. Siamo stati il primo Consorzio in Toscana a decidere di aprire al grande pubblico questo appuntamento e la scelta si è rivelata vincente, oggi è diventata una importantissima occasione di promozione per la nostra Denominazione. È un bel segnale che arriva soprattutto dal mercato nazionale e che rafforza l’attenzione che ci riservano da tempo gli operatori internazionali. Una scelta strategica in vista dei prossimi appuntamenti promozionali in giro per il mondo».
Presente anche il console americano, Benjamin V. Wohlauer. «Gli americani amano la Toscana, soprattutto il cibo e il vino – ha detto – Quest’anno il Consolato festeggia il bicentenario della presenza diplomatica americana a Firenze ed quindi è importante ricordare anche il rapporto storico tra i nostri paesi nell’ambito del vino. Il nostro terzo presidente, Thomas Jefferson è stato un grande estimatore dei vini toscani, ha importato tantissimi vini dalla zona Chianti nel ‘700 e da allora il mercato americano è uno dei più importanti per i vini toscani, sopratutto del Chianti. Un mercato fondamentale anche per gli investimenti che arrivano dalla Toscana nel nostro settore vinicolo. C’è quindi uno scambio e un rapporto economico che continua e che è nato più di 200 anni fa».