ANTONELLA QUESTA - Infanzia Felice - foto di Antonio Ficai-9

Antonella Questa presenta la sua indagine sull’infanzia

Un incontro pubblico e gratuito per parlare delle radici dell’educazione e i suoi effetti sulla società contemporanea. È intitolato
Verso un’infanzia felice
e si terrà sabato 16 febbraio alle 17 nella Sala della Biblioteca della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. L’appuntamento scaturisce in occasione della presentazione dell’ultimo lavoro di Antonella Questa Infanzia felice, a sua volta inserito nel programma Il Teatro?#BellaStoria!, rivolto agli adolescenti dell’area metropolitana fiorentina per far conoscere loro il teatro e l’intrattenimento di qualità.

Il punto di partenza dell’analisi di Antonella Questa è stato il libro Pedagogia Nera di Katharina Rutschky, una raccolta di saggi e manuali sull’educazione, pubblicati a partire dalla fine del Seicento ai primi del secolo scorso. Nella sua lunga e approfondita indagine Antonella Questa si è chiesta cosa sia rimasto oggi di quei metodi educativi violenti, sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico e chi siano le persone che oggi ne contrastano gli effetti, aiutando e proteggendo i bambini dalle svariate forme di maltrattamento.

L’incontro sarà moderato dalla giornalista Francesca de Sanctis, per anni vicecapo delle pagine di cultura e spettacoli di L’Unità, dove ha lavorato dal 2001 al 2017. Nel 2018 ha curato il programma di Michele Santoro, M, andato in onda in prima serata su Rai3. Ha ideato e diretto dal 2012 al 2017 il Festival di teatro civile CassinoOff. Attualmente scrive soprattutto per La Repubblica, Il Venerdì, L’Espresso.

Gli interventi

In un momento storico oggi particolarmente delicato nelle relazioni tra educatori e bambini, Antonella Questa, autrice e interprete dello spettacolo Infanzia felice, in scena al Teatro di Rifredi dal 22 al 24 febbraio, apre uno sguardo sugli effetti nefasti della pedagogia nera per migliorare la costruzione del dialogo tra gli adulti e le nuove generazioni.
Farnaz Farahi pedagogista e assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Firenze. Il suo intervento avrà per titolo “C’era una volta la NON infanzia”, il riconoscimento dei diritti di bambini e bambine tra passato e presente, con uno sguardo al futuro.
Stefano Calamandrei, psichiatra, psicanalista, esperto di adolescenza e patologie gravi, è stato responsabile di strutture riabilitative per giovani psicotici, attualmente coordinatore del SPDC (Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura) Oblate dell’Azienda Sanitaria Fiorentina. Interverrà sull’educazione “sufficientemente” buona come migliore prevenzione possibile in età adolescenziale.
Stefania Losi pediatra dell’AOU Meyer e responsabile del servizio GAIA (Gruppo Abusi Infanzia e Adolescenza), un servizio dedicato alla tutela dei diritti dei minori sia nell’ottica della prevenzione che dell’emersione di casi sospetti di abusi e maltrattamenti. Nel suo intervento illustrerà l’importanza della formazione dei pediatri di famiglia.
Relmi Rizzato avvocato del Foro di Padova, si interessa di comunicazione e di diritto delle nuove tecnologie. È coautore del libro “Foto@social. Rischi reali in un mondo virtuale” edito da Linea Edizioni. È inoltre docente per seminari e convegni sul tema dell’uso dei social network e delle responsabilità conseguenti. Il suo intervento verterà sul corretto atteggiamento da affrontare da parte di genitori e insegnanti nei confronti di figli e ragazzi minorenni ai tempi di internet e dei social network.
Francesco Salvatore è Child Protection Officer presso Cesvi, dove attualmente si occupa di progettazioni in Italia e all’estero legate alla tutela e alla promozione dei diritti dell’infanzia. In particolare a partire dal 2017 coordina le attività della rete progettuale “IoConto” lanciata da Cesvi con l’obiettivo di prevenire e contrastare i fenomeni di maltrattamento, in particolare della trascuratezza ai danni di bambini e adolescenti. Durante l’intervento verrà presentato il lavoro sulla prevenzione e il contrasto al maltrattamento che Cesvi sta svolgendo attraverso la rete progettuale “IoConto” promuovendo l’ascolto di bambini e ragazzi, il supporto alle famiglie nell’esercizio della loro responsabilità educativa, la genitorialità positiva e sensibilizzando la comunità.
Paola Pistacchi responsabile Direzione Strutture residenziali di Accoglienza dell’Istituto degli Innocenti. Il suo intervento tratterà dell’accoglienza familiare. Come spiegare ad un bambino che per un periodo di tempo non potrà restare con i suoi genitori ma lasciare mamma, papà e la sua casa e stare con un’altra famiglia, sconosciuta, nella quale dovrà vivere per un po’? Un esempio di strumento operativo a sostegno dell’accoglienza familiare è l’utilizzo della fiaba nei contesti socio-educativi.

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