Dal 5 al 26 marzo il Ridotto del Politeama Pratese ospita l’VIII edizione di Politeama in Primo Piano, con la direzione artistica di Mirko Guerrini. La rassegna, che quest’anno prevede quattro appuntamenti, tutti rigorosamente di martedì, alle 21, come sempre dà spazio ad alcune delle più giovani e interessanti proposte del panorama musicale italiano, che spesso fanno fatica a trovare luoghi adatti alla loro espressione musicale. Le serate, arricchite dalla presenza di vere e proprie stelle del jazz, saranno introdotte ancora una volta da Dario Cecchini.
Partenza il 5 marzo
A dare il via alla stagione del 2019 sarà martedì 5 marzo il Marco Benedetti Quartet, quartetto composto da Marco Benedetti al contrabasso, Achille Succi al sax/clarinetto basso, Andrea Mucciarelli alla chitarra e Bernardo Guerra alla batteria, che si sta affermando come una solida realtà nel panorama jazzistico italiano e che proporrà un repertorio di brani originali contenuti nel disco uscito nell’Ottobre 2016 per la Honolulu Records.
Martedì 12 marzo è la volta del Riccardo Galardini Trio, il trio del leggendario chitarrista e compositore pratese che, dopo una gloriosa carriera al fianco delle maggiori popstar italiane e la partecipazione alla realizzazione di molte musiche dei film di Francesco Nuti, presenta al pubblico il suo primo disco da solista.
Per la serata di martedì 19 marzo, il quartetto del trombettista Fabio Morgera e del sassofonista Stefano “Cocco” Cantini, presenterà In a Taurean way, un tributo al grande tenorsassofonista americano Joe Henderson, puntando risultato sonico più contemporaneo grazie dall’ottima ritmica di Matteo Addabbo (Organo Hammond) e Andrea Beninati (batteria).
In chiusura, martedì 26 marzo, “Carta bianca a Stefano Tamborrino” che sicuramente riserverà piacevolissime sorprese e invenzioni, a cui il poliedrico percussionista toscano ci ha abituato.
Orari e biglietti
Tutti i concerti di Politeama in primo piano si terranno nelle sale del Ridotto del Teatro Politeama Pratese, costo apericena più concerto 15 euro, solo concerto 7 euro. Inizio concerti ore 21. Anche quest’anno sarà possibile acquistare un abbonamento per i 4 appuntamenti in calendario, costo 25 euro. Per chi lo desidera, apericena alle 20.
Programma
Martedì 5 marzo, ore 21.00
MARCO BENEDETTI QUARTET
Il Marco Benedetti Quartet è un quartetto che unisce importanti personalità attive nella scena jazzistica italiana: Marco Benedetti, contrabbassista e bassista toscano che vanta la collaborazione con molti musicisti, tra cui Walter Paoli, Andrea Melani, Achille Succi, Mirko Guerrini, e che ha registrato il suo primo disco “28 anni trascinati male” uscito per la Honolulu records e contenente 10 brani originali scritti di sua mano; Achille Succi, sassofonista e clarinettista prevalentemente autodidatta perfezionatosi anche grazie a numerose borse di studio che gli hanno permesso di frequentare per brevi periodi, tra gli altri, il Berklee College of Music e il conservatorio ritmico di Copenhagen. Ha preso parte a vari progetti speciali, tra cui l’”Othello Suite” di Uri Caine, “Circulez!” di Louis Sclavis, ha fatto concerti in Europa e nel mondo con vari gruppi e musicisti, italiani e stranieri, ha fondato insieme a Fabrizio Puglisi e Alberto Cappelli il gruppo “Atman” e ha al suo attivo due CD, “Shiva’s dance” e “Terra”, oltre ad un lavoro in duo con il contrabbassista Salvatore Maiore, “Pequenas flores do inferno”. Bernardo Guerra, avvicinatosi alla batteria alla precocissima età di 3 anni grazie alla passione del padre, anche lui musicista, e al jazz all’età di 8 anni con l’iscrizione alla scuola fiorentina del CAM. Nel 2008 vince il concorso internazionale di jazz del festival ELBA JAZZ e l’anno successivo va negli Stati Uniti per una serie di concerti e per la registrazione del disco “Amazing Little Toys” con la collaborazione degli allievi della NYU (New York University), nella cui sede fiorentina ha lavorato negli ultimi anni come docente. Nonostante la giovane età ha già alle spalle collaborazioni con diversi jazzisti del panorama nazionale e internazionale del calibro di Francesco Bearzatti, Alex Sipiagin, Antonello Salis, Dan Kinzelman, Joe Remher.
Martedì 12 marzo, ore 21.00
RICCARDO GALARDINI TRIO
Affiancato da Giacomo Rossi al contrabbasso e da Paolo Corsi alla batteria, Riccardo Galardini presenterà al pubblico la sua prima fatica solistica, sintesi di un percorso musicale che lo ha visto per circa 40 anni, dal 1981 al 2017, operare sempre all’interno di progetti altrui pur continuando nel frattempo ad accumulare molte composizioni, brani vari per genere e lunghezza, reimpiegati all’interno di altri lavori, live concerts, colonne sonore, musica per didattica.
Dopo una brillante carriera caratterizzata dalla collaborazione, sia in studio sia dal vivo, con numerosi cantanti italiani fra cui Ivano Fossati, Raf, Laura Pausini, Irene Grandi, Umberto Tozzi, Patty Pravo, dalla partecipazione a numerosi festival jazz nazionali e internazionali e da un’intensa
attività
didattica, Galardini offre con questo disco “una retrospettiva, una
foto in movimento di una vita e della musica che le ha ‘girato
intorno’, con molti stili toccati, qualcosa di scritto, qualcosa di
improvvisato, registrato in forma quasi live…perché la musica è
una cosa viva, i brani ancora si muovono, si evolvono, cambiano con
me che sto cambiando. Ed è così che la musica fa in modo che ogni
giornata potenzialmente possa approdare ad una bellissima e
misteriosa Isola colorata” (Riccardo Galardini).
Martedì 19 marzo, ore 21.00
IN A TAUREAN WAY
Tributo a Joe Henderson
Il trombettista Fabio Morgera è sempre stato un amante della musica di Joe Henderson, di Woddy Shaw e di tutto il movimento musicale afroamericano del ’68, di cui apprezza anche i risvolti sociopolitici. La scoperta recente che la sua data di nascita corrisponde a quella di Joe Henderson, benché li separino 26 anni, lo ha spinto a immergersi ulteriormente nell’universo musicale del grande tenorsassofonista americano, facendolo sempre più suo. Il risultato è questo tributo, con brani come “Power to the people” e “Afrocentric”, dove viene usata anche l’elettronica per un risultato sonico più contemporaneo. Insieme al grande sassofonista e co-leader Stefano Cocco Cantini (nato il 23 aprile!) e all’ottima ritmica di Matteo Addabbo, all’organo Hammond, e di Andrea Beninati, alla batteria, il progetto è stato registrato su un disco che uscirà a breve.
Martedì 26 marzo, ore 21.00
CARTA BIANCA A STEFANO TAMBORRINO
L’affidamento a Stefano Tamborrino di una “carta bianca” da potere riempire a suo piacimento nasce dall’unica costante che da anni accompagna ogni progetto di cui il talentuoso percussionista toscano sia stato leader, vale a dire la sorpresa, e quindi dall’intenzione di cogliere ancora una volta l’opportunità per stupirsi insieme.
Basti pensare al suo disco solista di recente pubblicazione “I Dance To The Silence”, in cui figura come unico strumentista e il solo strumento a non comparire tra le tracce suonate è proprio la batteria.
Il suo stile personale e profondamente dettato dall’istinto è l’esito di un percorso musicale portato avanti da autodidatta, che può annoverare tra gli incontri fortuiti e le collaborazioni stabili nomi come Stefano Bollani, Chris Speed, Louis Cole e molti altri, tra cui gli Hobby Horse, con cui è giunto alla pubblicazione del sesto album, da collocare in una lista di oltre 40 dischi registrati nel corso degli ultimi anni. Dal 2016 porta avanti dei laboratori per ragazzi diversamente abili con cui cerca di creare attraverso la musica un punto di contatto diverso dalla parola convenzionale e dal 2017 avvia un’intensa attività compositiva che lo porta alla formazione di quattro distinti progetti da leader tra cui il “Radomante big band”, un peculiare quartetto d’archi di nome “Seacup”, il “Don Karate” trio e un solo di musica elettronica uscito a Dicembre 2018.