Laddove non arriva la miopia di troppi, arrivano i cinesi e gli italiani che guardano un po’ più in là. Capita a Prato, dove sorge una delle due Chinatown italiane. L’altra è a Milano e, benché più piccola, funziona. E dire che Bernardo Secchi, grande urbanista che redasse il piano regolatore di Prato, lo previde lustri addietro: «Il macrolotto zero lo faranno i cinesi». E giù improperi e critiche scontati e ben poco utili.
La Chinatown pratese chiamerà a sé turisti e residenti, cinesi, italiani e chiunque vorrà. Sarebbe l’ora. Solo che l’iniziativa sarebbe pure potuta venire dalle silenti istituzioni nostrante. Peccato. Bene che ne abbia discusso però, presentando i suoi obiettivi per il 2019, l’associazione Ramunion Italia, guidata da Luca Zhou Long. Tante le iniziative in ponte, fra cultura, sport, vita quotidiana.
Anzitutto la volontà di Ramunion Italia di investire su via Pistoiese a Prato, per farla diventare una Chinatown a paragone delle più celebri nel mondo, degna di essere oggetto di visita da parte dei turisti. «È un risultato raggiungibile – dice Zhou Long – e da parte nostra abbiamo iniziato un lavoro di contatti e di coinvolgimento di tutti gli attori perché possa essere tagliato questo traguardo in tempi brevi». Insomma, nei palazzi (e non solo) non avranno più scuse.
L’associazione guarda anche a Firenze, con la conferma del Dragon Boat Festival che per il terzo anno consecutivo avrà l’ambizione di tornare in riva d’Arno, sotto ponte vecchio. Un appuntamento dal grande valore simbolico e culturale, oltre che sportivo, il cui ricavato sarà devoluto in favore dell’associazione Florence Dragon Lady Lilt. Iniziativa questa che vede coinvolte tutte le principali associazioni sino-italiane toscane e non solo, insieme alla Società Canottieri Firenze, rappresentata all’incontro da Alessandro Piccardi e Tommaso Cellini.
«Per noi il 2019 sarà un anno di consolidamento fondamentale – ha sottolineato Luca Zhou Long – dopo due anni in cui oltre al Dragon Boat Festival abbiamo organizzato eventi come quello organizzato per portare in concerto in Italia i giovani studenti autistici del Cao Peng Music Center di Shahgai. Continueremo così a lavorare su progetti che portino armonia tra cittadini cinesi residenti in Italia, i cittadini italiani e quelli di altre culture d’origine».
Oltre ai membri dell’associazione Ramunion Italia, hanno partecipato alla riunione in veste di consulenti del presidente Zhou Long, l’ingegner Enrico Nucciotti, il commercialista Alberto Gaiffi, l’immobiliarista Maria Angela Belli, l’esperta di immigrazione Gloria Gabellini e l’interprete Li Qing.