Ogni giorno, in Italia, oltre 100 donne si rivolgono ai centri antiviolenza e quasi 1 su 3 (31,5%) fra i 16 e i 70 anni ha subito una qualche forma di abuso fisico o sessuale.
È quanto emerge da un’analisi di Uecoop, l’Unione europea delle cooperative, su dati Istat in occasione della giornata dell’8 marzo dedicata proprio al ruolo delle donne nella società che purtroppo non ha cancellato il dramma dei femminicidi con due vittime nelle ultime 24 ore. Se nel mondo del lavoro è in aumento la presenza in rosa a tutti i livelli, compresi quelli di maggior responsabilità non si può dimenticare un’intera area di disagio e violenze alla quale cercano di dare risposta le reti di sostegno diffuse a livello nazionale.
I dati derivano da quelli del Dipartimento per le pari opportunità.
I centri di assistenza forniscono servizi di primo intervento, ascolto e accoglienza coinvolgendo i componenti del network sociale territoriale, dalle forze dell’ordine alle aziende sanitarie fino agli enti locali, ma offrono anche supporto legale e psicologico, orientamento, collaborazione nella ricerca di una nuova abitazione o sistemazioni temporanee per allontanarsi subito dalla situazione di violenza – evidenzia Uecoop – Una rete di supporto che a livello logistico negli ultimi cinque anni ha visto le case rifugio passare da 163 nel 2013 a 228 mentre i centri antiviolenza sono cresciuti da 188 a 285 con le cooperative sociali di assistenza in prima linea nell’affrontare un fenomeno che secondo gli ultimi dati Istat riguarda oltre 6 milioni e mezzo di donne.
Più di 100 donne al giorno nei centri antiviolenza
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