I carabinieri forestali hanno sequestrato 26 esemplari protetti di cavalluccio marino, esposti per la vendita in un negozio di Prato. Il titolare è stato denunciato per aver violato la Convenzione internazionale di Washington sul commercio internazionale di animali e piante minacciati di estinzione.
L’intervento dei militari in forza al Nipaaf (Nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale) è stato richiesto mentre era in corso un controllo interforze da parte di polizia di Stato, polizia municipale e Asl all’interno di un esercizio commerciale ad indirizzo alimentare condotto da persone di nazionalità cinese.
Sopraggiunti sul posto, i militari hanno riscontrato la presenza di 26 esemplari di Cavalluccio marino , essiccati ed esposti per la vendita infusi all’interno di un barattolo di vetro posto sul bancone del negozio.
Il cavalluccio marino rappresenta un genere animale che raggruppa varie specie singole, tutte protette dalla Convenzione di Washington, nota come Cites. Si tratta di una Convenzione molto importante, sottoscritta da oltre 200 stati e che in Italia è stata recepita nel 1992 con la Legge n. 150, finalizzata a tutelare le specie animali e vegetali minacciate di estinzione attraverso la regolamentazione del commercio che le riguarda. Nonostante la protezione internazionale, il cavalluccio marino è largamente utilizzato nel campo della medicina tradizionale cinesee quindi oggetto di largo sfruttamento anche incontrollato.
I militari hanno sequestrato gli esemplari di cavalluccio marino rinvenuti e deferito il titolare dell’attività commerciale all’autorità giudiziaria di Prato.
Cavallucci marini in vendita, sequestro e denuncia
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