La castagna trova casa a Usella, in una dimora storica tra le più belle dell’Appennino toscano: Villa Guicciardini. Lo prevede una convenzione sottoscritta giovedì dal Comune di Cantagallo, Eccoci cooperativa sociale e Associazione castanicoltori della Val di Bisenzio. Verrà valorizzato lo spazio del vecchio frantoio, di proprietà comunale, che
diventerà un punto di riferimento per il turismo ambientale e la valorizzazione dei prodotti locali, a partire appunto dalla castagna.
Lo ha annunciato il sindao Guglielmo Bongiorno.
Acquistata dall’imprenditore Manuele Lo Conte, l’elegante villa costruita dai Bardi e appartenuta ai Guicciardini è oggetto di un vasto intervento di risistemazione, a cominciare dal suo bel giardino storico, con la stretta collaborazione della Soprintendenza. L’intenzione è di utilizzarla per iniziative ed eventi e aprirla all’ospitalità ricettiva nei piani superiori.
Villa Guicciardini ha intanto ospitato la consegna delle chiavi e un sopralluogo del sindaco Guglielmo Bongiorno con Daniele Panerati, presidente della Cooperativa Eccoci, Alessandro Bracci presidente dell’Associazione castanicoltori e il proprietario Manuele Lo Conte. Gli spaziosi ambienti dell’ex frantoio, a cui si aggiunge un ampio spazio verde, necessitano di una sistemazione ma già prima dell’estate potrebbero essere aperti al pubblico. “Nel progetto che abbiamo presentato al Comune si specifica che svolgeremo attività rivolte ad adulti e ragazzi, finalizzate alla conoscenza del territorio, alla sensibilizzazione ambientale e alla vendita di prodotti locali”, spiega Daniele Panerati. Non solo, l’ex frantoio – nelle intenzioni di Panerati – potrà diventare anche uno spazio di inclusione e tirocini per persone invalide. Decisiva la collaborazione tra la Cooperativa Eccoci e l’Associazione castanicoltori. “I produttori di castagne della Val di Bisenzio che fanno parte della nostra associazione sono circa cinquanta – spiega il presidente Alessandro Bracci – l’ex frantoio diventerà per noi uno spazio di riferimento per la valorizzazione a tutto tondo della castagna e dei suoi derivati”.
Dunque comincia davvero una nuova fase storica per la villa Guicciardini, un tempo centro di una vasta e ricca fattoria, ceduta dai Bardi ai Guicciardini nel 1810, divenuta convalescenziario della Croce Rossa dal 1916 al 1918. Una curiosità: c’è una “Coperta Guicciardini o di Usella” al Museo Nazionale del Bargello ed è uno dei pochi straordinari lavori in “trapunto” della fine del XIV secolo. Apparteneva al conte Ferdinando Guicciardini e sua moglie, la contessa Maddalena, che la ritrovò nella loro villa di Usella, nel 1890. Un’altra coperta,, o quilt, di casa Guicciardini, gemella di questa, fu venduta da una antiquaria fiorentina al Kensington Museum di Londra, l’attuale Victoria and Albert Museum.