Freschissimo di debutto alla Triennale di Milano, da martedì 19 a domenica 24 marzo al Teatro Fabbrichino di Prato arriva il visionario e disarmante The night weiter. Giornale Notturno, un canto alla personalità sovversiva e intrigante di Jan Fabre, da quarant’anni tra le figure più innovative della scena internazionale, che ne cura il testo, le scene e la regia (feriali 20,45, sabato 19,30, domenica 16,30).
Grande coproduzione internazionale cui partecipa anche il Teatro Metastasio di Prato, The night writer è il primo lavoro realizzato in lingua italiana dal maestro fiammingo ed è un’autobiografia del suo pensiero d’artista tratteggiata attraverso brani tratti dai suoi diari personali (raccolti nei due volumi del Giornale Notturno, pubblicati in Italia da Cronopio) e da alcune sue opere (La reincarnazione di Dio, L’angelo della morte, Io sono un errore, L’imperatore della perdita, Il Re del plagio, Corpo, servo delle mie brame, dimmi…, Io sono sangue, La storia delle lacrime, Drugs kept me alive).
Ripercorrendo la vita di Fabre dai vent’anni del giovane ambizioso, autoironico, sempre fortemente determinato, sino alla sua maturità d’artista, noto oggi in tutto il mondo, amato e discusso per la sua arte iconica e provocatoria, sulla scena l’attore Lino Musella dà corpo e voce a un flusso di riflessioni sull’arte e sul teatro, sul senso della vita, sulla famiglia, sull’amore e sul sesso, e, soprattutto, sul ruolo del corpo «che è nel contempo spirituale e materiale, culturale e viscerale, sede del pensiero ma anche di sangue, urina, sperma».
Sono pensieri che attraversano sia la vita diurna con il suo brusio di idee irresistibili e progetti ambiziosi, che quella notturna in cui la creatività diventa furiosa: «La lettura del diario ci introduce alle molteplici, contraddittorie e intriganti sfaccettature di Jan Fabre, che si rivela di volta in volta visionario, disarmante e scaltro, pungente e commovente, provocatorio ed esitante, sovversivo e orgoglioso della propria tradizione figurativa fiamminga. Emerge poi un’evidente e significativa discrepanza tra la vita del giorno, ricca comunque di impressioni, sensazioni, lavoro, performance, mostre, progetti e quella – se possibile ancora più intensa – della notte, intima, lacerante, sconvolgente, colma di furia creativa, ora meditativa, ora ‘sanguigna’», scrive Franco Paris, curatore di Giornale notturno.
Venerdì 22 marzo a fine spettacolo sul palco del Fabbrichino è previsto un incontro del ciclo Lo spettatore attento, con il critico Rodolfo Di Giammarco che approfondirà insieme all’attore Lino Musella l’affondo nel ritratto d’artista di Jan Fabre.
Jan Fabre a teatro nel giornale notturno
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