Sonos produce apparecchi per riprodurre musica e in generale suoni in tutta la casa. L’equivalente wireless delle buone vecchie casse, per intendersi. Ed è ovvio che a Sonos stia a cuore quanto e come la musica coinvolga le persone. Per questo, ha lanciato un sondaggio su scala mondiale e oggi presenta i risultati.
Il sondaggio rivela il potere della musica sulle persone. Dall’indagine mondiale condotta da Sonos su 12.000 individui in 12 paesi (Stati Uniti, Canada, Messico, Regno Unito, Francia, Germania, Svezia, Danimarca, Belgio, Paesi Bassi, Cina e Australia), emerge che ascoltare musica, podcast o altri contenuti audio non solo faccia sentire più felici e meno stressati, ma possa anche migliorare la produttività al lavoro, motivare durante l’attività fisica, migliorare la vita sessuale, rendere più connessi con l’altro, stimolare la creatività e talvolta alleviare le tensioni in famiglia.
Chi ascolta musica 3 o più ore al giorno la ritiene più essenziale del caffè, del sesso o della TV.
Sonos ha elaborato inoltre insieme a Doxa un’indagine locale sul rapporto tra Italiani e musica e su come influenzi anche il nostro comportamento. Quasi la totalità degli intervistati dichiara di ascoltare musica ogni giorno e 6 su 10 la ascoltano dalle 2 alle 6 ore al giorno.
La musica influenza le emozioni, è un attivatore di energie e il 75% degli intervistati dichiara di sentirsi bene quando riproduce una canzone.
Ascoltare musica ci fa sentire più connessi l’uno con l’altro
La musica può avere un ruolo nel modo in cui ci relazioniamo con l’altro? Secondo il sondaggio di Sonos e Doxa il 56% delle persone sente una connessione istantanea quando incontra qualcuno con gli stessi gusti musicali e il 53% afferma che avere buon gusto a livello musicale rende più attraenti. Secondo i dati ascoltare musica può intensificare i momenti in coppia tanto che il 55% delle persone intervistate afferma che la musica giusta può rendere il sesso migliore e il 38% ritiene che la musica giusta possa rendere più audaci.
Ascoltare musica influenza le nostre emozioni e riduce lo stress
Dalla ricerca emerge come la musica aiuti ad alleviare parte dello stress che la vita di ogni giorno induce in ognuno di noi. Il 75% degli italiani si sente meno stressato quando ascolta una canzone preferita, il 58% dichiara di aver iniziato a ballare all’improvviso per aver sentito un pezzo in particolare, di aver pianto all’improvviso per il 49% o al contrario di esser scoppiato a ridere, il 32%!
Ascoltare musica ci rende più produttivi e creativi
In merito a musica e lavoro emerge un altro dato significativo. L’85% degli italiani dichiara di ascoltare musica mentre lavora perché la musica mette di buon umore per il 59% degli intervistati, aiuta a lavorare meglio per il 35% e un terzo si sente più produttivo.
«Per 9 italiani su 10, ascoltare musica mentre si lavora è un potente antidoto allo stress – dice Paola Caniglia di Doxa – Ascoltare buona musica, la propria playlist preferita, è un’iniezione di serotonina che ci aiuta a privilegiare gli aspetti positivi del quotidiano. In una parola, ci sostiene nel vedere “il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto».
Anche rispetto a una nota passione italiana, il caffè, per cui solo il 25% degli intervistati ritiene che migliori la produttività al lavoro, la musica è vincente e preferita dal 51%. Una simile risposta arriva anche dall’indagine globale per cui 1 persona su 2 sceglie la musica per sentirsi più produttiva rispetto al caffè. Mentre rispetto alla redditività sul lavoro gli Italiani sono più stimolati a lavorare meglio e ad essere più produttivi rispetto agli Europei (86% italiani e 60% europei).
Ascoltare musica ci fa stare in salute ed essere in forma
Musica necessaria anche quando si pratica attività sportiva tanto che 9 italiani su 10 ascoltano musica mentre si allenano (l’89%). La metà degli intervistati dichiara che la musica diverte mentre ci si allena e per 1/3 ascoltare musica permette di allungare i tempi di allenamento, di aumentare l’intensità degli esercizi e non perdere il ritmo tra un esercizio e l’altro.
Ascoltare musica fa stare bene anche in famiglia
Ascoltare musica influisce sulle relazioni con l’altro sviluppando immediate connessioni tra le persone. Anche in famiglia la musica tocca alcune corde del rapporto genitore –figlio, infatti il 62% dei genitori spera che i propri figli abbiano i loro stessi gusti musicali e il 45% dichiara che la musica li fa entrare in sintonia, mentre per il 36% sono proprio i genitori ad aver fatto conoscere pezzi e band ai figli. Non solo, per il 40% la musica allevia le tensioni e il 33% dichiara di aver coinvolto membri della famiglia a stare insieme semplicemente ascoltando musica ad alto volume. «La musica è un potente collante nel tenere vivo il dialogo tra le generazioni, non solo tra i componenti del nucleo familiare, ma anche intergenerazionale – osserva Paola Caniglia – Acoltare musica mette insieme figli, genitori e nonni».
Ascoltare i podcast aiuta ad ampliare i nostri orizzonti culturali
L’uso del podcast è di recente ascesa in Italia. La ricerca svela che il 55% degli italiani ascolta podcast e/o audiolibri, il 29% ne fruisce ascoltando musica, tv e film e chi usa questi contenuti è curioso verso il mondo e vuole saperne di più in merito a notizie, tecnologia, salute e fitness o sport. Quasi la metà degli intervistati afferma che ascoltare i podcast li rende più curiosi, mentre quasi un terzo concorda sul fatto che ascoltare i podcast li ha ispirati a provare qualcosa di nuovo.
Questi dati si possono comparare anche con la ricerca mondiale che rivela un dato simile in quanto il 59% degli intervistati pensa di aver imparato tanto dai podcast quanto dalla scuola – un concetto ancora più comune tra coloro che ascoltano podcast educativi e tecnologici.
A proposito dei sondaggi
I sondaggi di Sonos sia locali che globali hanno svelato come le abitudini di ascolto di musica nel mondo riflettano i valori culturali di paese in paese. Non esiste un modo sbagliato o giusto di ascoltare musica o contenuti audio ma solo modi diversi.
Tra il 15 marzo e il 5 aprile 2019, un sondaggio mondiale online ha raccolto informazioni da oltre 12.000 persone in 12 paesi in tutto il mondo. Il sondaggio comprende un totale di 12.010 membri della popolazione online di età compresa tra 21 e 50 anni negli Stati Uniti, Canada, Messico, Regno Unito, Francia, Germania, Svezia, Danimarca, Belgio, Paesi Bassi, Cina e Australia. I dati all’interno dei paesi sono bilanciati tra sesso (approssimativamente il 50% maschile e il 50% femminile) e l’età (circa il 33% di età 21-30, 33%, età 31-40, 33% età 41-50). I paesi con maggiore penetrazione di internet sono più rappresentativi delle loro popolazioni generali.
In Italia è stato condotto un sondaggio in collaborazione con Doxa su un totale di 1.009 membri della popolazione online di età compresa tra i 18 e i 54 anni in Italia. I dati all’interno del sondaggio sono bilanciati tra sesso (50% maschile e 50% femminile) ed età (circa il 33% tra 18 e 34 anni, 35% tra 35-44 anni, 32% tra 45 e 54 anni).