A Sesto Fiorentino, da qualche settimana è abitato il nuovo appartamento dedicato all’accoglienza per l’autonomia di nuclei familiari composti da donne sole o madri con figli. L’appartamento di cui è proprietario il Comune di Sesto Fiorentino è concesso in comodato d’uso gratuito alla Società della Salute fiorentina nord ovest. Il progetto rientra tra le iniziative di sostegno alle politiche familiari della SdS che ha tra i suoi obiettivi prioritari anche la promozione di nuove opportunità per l’inserimento sociale e la creazione di percorsi per la presa in carico integrata sul territorio attraverso il Servizio Sociale Professionale. L’accoglienza denominata Itaca 2 dà continuità all’esperienza già realizzata a Sesto Fiorentino dalla SdS fiorentina nord ovest con un altro appartamento ubicato sul territorio e anch’esso finalizzato all’autonomia e al reinserimento sociale di donne sole o con figli.
«Il Comune di Sesto ha messo a disposizione molto volentieri questa risorsa nella consapevolezza di quanto sia importante avere un posto da chiamare casa per le donne che attraversano momenti difficili – ricorda l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Sesto Fiorentino Camilla Sanquerin – Siamo certi che la positiva esperienza di Casa Itaca potrà replicarsi anche qui grazie alla professionalità degli operatori e all’impegno delle istituzioni».
Per la gestione di questa nuova struttura abitativa assistita, la Società della Salute fiorentina nord ovest ha esteso la convenzione già stipulata per il progetto Casa Itaca 1con la Diaconia Valdese Fiorentina, l’ente che ha maturato un’esperienza nell’ambito del lavoro per le persone a rischio di marginalità sociale. La Diaconia Valdese ha curato anche i lavori di ristrutturazione edilizia dell’appartamento, murature, finiture, infissi, installazione degli impianti e allacciamenti, ampliando la disponibilità dei posti dell’accoglienza, oltre all’acquisto degli arredi di camere, salotto e cucina. Il costo totale della ristrutturazione, attrezzature comprese, è stato di 30mila euro, di cui la metà è finanziato con contributo regionale che è stato possibile grazie a un progetto presentato dalla stessa Società della Salute fiorentina nord ovest.
L’appartamento è costituito da due camere, una singola e una doppia, oltre a cucina, bagno, salotto utilizzato come spazio comune e lavanderia ed è rivolto all’accoglienza di massimo tre persone, siano esse donne sole o nuclei familiari di madri con figli. Per ciascun ospite il Servizio Sociale Professionale della Società della Salute che valuta prioritariamente l’accesso dell’utente, elabora un progetto personalizzato in accordo con gli operatori professionali della struttura assistita. Si tratta di un servizio pubblico cosiddetto a bassa soglia in cui tutti i progetti sono creati intorno alla persona con l’obiettivo di dare una prospettiva alla persona stessa. In seguito al progetto personalizzato che il Servizio Sociale Professionale della Società della Salute elabora in accordo con gli operatori professionali della struttura, per ogni donna è previsto un percorso di autonomia, al termine del quale la persona viene avviata verso un’altra tipologia di percorso. Le donne sole che vengono accolte si trovano spesso in un particolare periodo di difficoltà socio-economica. Il percorso di inserimento nella struttura abitativa assistita mira a offrire loro gli strumenti per riprogettare un percorso di vita che le aiuti ad uscire dalla situazione di marginalità sociale in cui si trovano.