Sospesa una maestra d’asilo per aver picchiato, colpendoli con schiaffi e imprimendo loro dolorosi pizzicotti, i bambini che le erano affidati. La donna non potrà esercitare per 12 mesi, fermi restando nuovi provvedimenti che dovessero essere adottati dalla magistratura, la professione di educatrice. La misura d’interdizione dalla professione nei suoi confronti le è stata notificata ieri dai carabinieri, che l’hanno eseguita al termine di una lunga e delicata indagine condotta sotto il coordinamento della procura della Repubblica di Arezzo.
I fatti contestati alla maestra si sono protratti nel tempo, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, all’interno di un asilo nido del Valdarno.
L’inchiesta era partita dalla segnalazione di alcune mamme «preoccupate per i comportamenti strani assunti dai figli ed il racconto di schiaffi e pizzicotti da parte di una maestra», si spiega in una nota dell’Arma.
Durate 3 mesi, le indagini hanno permesso ai militare di documentare «numerosi episodi durante i quali la maestra picchiava e minacciava i bambini», per futili motivi, per«ogni minimo atto di disobbedienza».
La maestra avrebbe preso a schiaffi e minacciato i bambini quando era sola, guardando bene che non ci fossero testimoni o che, comunque, nessuno potesse intervenire per sottolinearne il comportamento a dir poco sbagliato.
La donna, infatti, pur avvalendosi di due collaboratrici nella conduzione dell’attività educativa, non avrebbe mai messo in atto comportamenti di rilievo nei confronti dei bambini in presenza delle colleghe, risultate estranee alle accuse. Ulteriori contestazioni alla maestra indagata potrebbero invece essere mosse in ordine all’effettivo possesso dei titoli per esercitare la professione.