Il mese di giugno è risultato in Europa il più caldo in assoluto mai registrato. Lo rileva il Sistema nazionale di protezione dell’ambiente, sottolineando che sono state registrate anomalie dell’ordine dei 2°C rispetto al periodo di riferimento 1981-2010, ma alcune aree, come Francia, Svizzera, Germania e anche il Nord Italia, hanno fatto registrare anomalie anche di 6-10°C nei 5 giorni più caldi dal 25 al 29 giugno. I dati appena citati provengono dai nuovi dataset del Copernicus Climate Change Service, un servizio del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine.
L’anomalia è testimoniata anche dalle elevatissime temperature registrate nelle stazioni di montagna. In Emilia Romagna, sul crinale appenninico che confina con la Toscana, giugno 2019 ha eguagliato i record dell’agosto 2017. Al lago Scaffaiolo, a 1800 metri, sono stati per esempio registrato 24,5° di temperatura.
I valori record di temperatura sono stati causati da una vasta area di alta pressione di matrice africana con i massimi sulla Francia e che ha investito in pieno anche l’Italia, a cominciare da Piemonte, Lombardia e Veneto dove, viste anche le quote di alcune località, certe temperature sono parse caldissime anche per un agosto, anziché un giugno, rovente.