Una stenella, un piccolo cetaceo assai simile al delfino, si è spiaggiata sulle coste toscane, aggiungendosi ai quattro delfini morti nelle acque toscane del Tirreno negli ultimi tre giorni. Una strage inaspettata, aperta da un esemplare di tursiope che era stato aiutato a riprendere il largo, perché in difficoltà, sabato pomeriggio e che, di domenica, si era spiaggiato nel Golfo di Baratti. Un altro delfino si era poi spiaggiato lunedì e altri due ieri, tutti nella costa a sud di Livorno.
La carcassa della stenella è stata trovata spiaggiato oggi ad Orbetello, più a sud degli altri quattro. Si tratta di un esemplare della specie stenella, già in avanzato stato di composizione, accelerato probabilmente dalle temperature elevate. È probabile che l’animale, pur di una specie differente, sia morto nei giorni scorsi, così come gli altri quattro delfini.
Impossibile, al momento, stabilire un nesso esatto fra i cinque spiaggiamenti. Un numero così considerevole, in meno di mezza settimana, pone però diversi interrogativi. Ad alcuni si cercherà di rispondere attraverso l’autopsia che non potrà però essere svolta sulla carcassa del quinto delfino ritrovato, proprio a causa dello stato di decomposizione. Arpat sta seguendo da vicino la vicenda, ed ha del resto reso noti gli spiaggiamenti, in collaborazione con gli enti e le istituzioni sanitarie e scientifiche. Per quanto riguarda il delfino che si è spiaggiato a Orbetello, sarà l’università di Siena a eseguire l’analisi di alcuni tessuti prelevati oggi dal veterinario del Parco della Maremma.