Mentre gli agenti stavano scrivendo il vebrale, è salito su un piano rialzato per lanciarsi sull’auto della polizia, sfondando il parabrezza, danneggiando il tetto e, come se non bastasse, saltando su un’altra vettura di servizio, senza insegne, danneggiandola a sua volta. Per questo, un pakistano di 29 anni è stato arrestato dagli stessi poliziotti che lo avevano controllato, riscontrando varie infrazioni. Ancor prima che agli arresti domiciliari, disposti dall’autorità giudiziaria, l’uomo è finito di corsa all’ospedale, soccorso dagli stessi poliziotti.
È successo ieri durante il maxi controllo della polizia, condotto da personale della questura e della stradale, nelle zone industriali di Prato. L’episodio si è verificato nel corso delle operazioni di repertazione e conferimento della merce trasportata presso il luogo di custodia, un dock ferroviario della società che aveva in uso il mezzo di trasporto oggetto del controllo. Il giovane autista, in modo del tutto inspiegabile ed improvviso si è letteralmente tuffato da un piano rialzato contro l’autovettura della polizia, provocando lo sfondamento del parabrezza, introflessione del tetto e montanti, oltre a danni al cofano, tanto da renderla inutilizzabile. Subito dopo l’impatto, anticipando il tempestivo intervento degli operatori della polizia stradale, il pakistano si è lanciato su una seconda autovettura di polizia, provocando il danneggiamento del cofano e del tetto.
Il giovane è stato poi soccorso e trasportato presso l’ospedale di Prato, per essere sottoposto ad accertamenti sanitari e successivamente dimesso con una prognosi di 5 giorni che trascorrerà, come quelli successivi, ai domiciliari, nell’abitazione di un connazionale.