Ho sempre amato la poesia di Dante Alighieri, anche prima di ascoltarla dal professore sui banchi del liceo. Ma non avevo mai immaginato che Dante stesso mi si presentasse, una notte, gratificandomi col titolo di discepolo e invitandomi a seguirlo per visitare l’inferno. Rimasi davvero perplesso.
“Ebbene, vuoi venire?”
“Mi fate grande onore, maestro … ma debbo confessare anche qualche timore”
“Scuoti da te ogni paura, e te ne verrà virtù e conoscenza”
“Sì, ma starete al mio fianco?”
“Certo. Che guida sarei, altrimenti?”
“Grazie. E ditemi: questo inferno … è come lo avevate descritto voi?”
“Più o meno. Ma lo hanno ristrutturato, ultimamente, per meglio accogliere i dannati di oggi”
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Bruno Civardi