Fiorella Mannoia

Fiorella Mannoia a Firenze: è quasi tutto esaurito

Da Firenze è partito, con un sold out la scorsa primavera, e a Firenze torna, venerdì 18 e sabato 19 ottobre al Teatro Verdi di Firenze (ore 20,45) il “Personale Tour” di Fiorella Mannoia.
Anche stavolta il tutto esaurito è a un passo: gli ultimi biglietti per la data di sabato 19 ottobre – posti numerati da 30 a 69 euro – sono disponibili nei punti vendita Box Office Toscana (www.boxofficetoscana.it/punti-vendita tel. 055.210804) e online su www.ticketone.it.

Al centro di questa trionfale serie di date è il nuovo album “Personale”: 13 brani, 13 storie che raccontano consapevolezze e prese di coscienza, riflessioni su se stessi, sull’umanità, sulla vita e sui sentimenti, in tutte le loro sfaccettature, e molto altro ancora. Preziosa e variegata la scelta degli autori: Federica Abbate, Giulia Anania, Amara, Luca Barbarossa (autore di un brano in romanesco), Bungaro, Antonio Carluccio (autore e interprete di un duetto con Fiorella in dialetto napoletano), Cheope, Cesare Chiodo, Marialuisa De Prisco, Ivano Fossati, Daniele Magro, Rakele, Zibba e la stessa Fiorella Mannoia.

«Personale è un disco di speranza – dichiara l’artista –  è un disco d’amore nel senso più ampio del termine, con storie che nascono, storie che finiscono, storie per il prossimo. È un disco meno elettronico rispetto al precedente».

L’album è anche una «piccola e umile “personale”», da cui il titolo. A rafforzare il racconto delle canzoni, infatti, trovano spazio fotografie realizzate da Fiorella in varie parti del mondo. Una passione, quella della fotografia, che l’artista ha recentemente approfondito e condiviso sui social network.

«Mi ha sempre affascinato il mondo della fotografia, ho sempre scattato foto con il cellulare ma non avevo mai comprato una macchina fotografica… Personale non è altro che la mia visione del mondo. Adesso cammino come un cacciatore, guardandomi intorno se c’è una faccia, un taglio di luce o qualcosa da fotografare. Ho voluto abbinare a ogni brano uno scatto realizzato nel corso di viaggi, di incontri, di momenti imprevedibili. Perché le fotografie raccontano prima di tutto delle storie, esattamente come le canzoni».

«Questo disco è dedicato a Pippo Caruso, musicista, maestro, gentiluomo e Amico. Con Pippo avevo lavorato a tre brani e tre arrangiamenti per il disco di Lucio Dalla. È sempre stato sottovalutato ma nessuno ha mai capito la sua grandezza. Metteva una tale passione che mai ho visto in un uomo della sua età».

«La scaletta del concerto? Bisogna scegliere cosa far ascoltare del nuovo disco e allo stesso tempo i pezzi del passato, cercando di accontentare tutti. La band sarà più o meno la stessa del tour precedente, ma con una chitarra in più, quella di Max Rosati, per dare maggiore spazio alla musica».

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