L’anziana che nel giugno 1944 assistette all’omicidio della madre, efferato delitto compiuto dai coloniali francesi, sarà ascoltata dal Tribunale di Siena. Il Giudice per le indagini preliminari, dottor Alberto Lippini, ha accolto la richiesta del pubblico ministero Valentina Magnini e ha ammesso l’incidente probatorio “dal momento che, in ragione dell’età e delle condizioni di salute di Anselmi Gisella, vi è fondato motivo di ritenere che la stessa non potrà essere esaminata in dibattimento.”
L’udienza in camera di consiglio avverrà il giorno 29 ottobre 2019 alle ore 13, nel tribunale di Siena “per indicare le modalità con le quali avverrà l’assunzione della prova nonché il giorno e l’ora della stessa.”
L’anziana di 91 anni è la figlia di Ottavia Fabbrizzi, la donna di 37 anni e madre di otto figli, che fu aggredita e uccisa nel giugno 1944 a Radicofani (Siena) da un militare francese e da due magrebini inquadrati nel Corpo di Spedizione Francese in Italia. I tre la accoltellarono e infine le spararono. Morì dopo una lenta agonia.
L’inchiesta della Procura senese, che indaga per omicidio pluriaggravato, è partita dopo una querela presentata dai legali di Giselda Anselmi, gli avvocati Paola Pantalone e Luciano Randazzo.
Soddisfazione è espressa dall’associazione nazionale vittime delle marocchinate. “Finalmente si apre uno spiraglio di giustizia per Ottavia Fabbrizzi – dichiara il presidente dell’ANVM, Emiliano Ciotti – una delle tante, troppe donne che furono violentate e spesso uccise nel 1943-1944 dai magrebini inquadrati nell’esercito francese. Speriamo che i parenti di altre vittime seguano questo esempio e presentino denunce analoghe.”