Sono 57 le scuole medie e superiori toscane, di tutte le province della regione, che nell’anno scolastico 2018-19, hanno sperimentato NoTrap, programma di prevenzione del bullismo e del cyberbullismo, realizzato dall’Università di Firenze grazie ad un accordo di collaborazione tra l’Ateneo, la Regione Toscana e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. I risultati di questo percorso saranno illustrati domani, martedì 19 novembre, nel convegno “Le esperienze sociali ed emotive dei bambini e degli adolescenti nella rete” (dalle ore 14,30 – Auditorium di Sant’Apollonia, via San Gallo, 25 – Firenze), a cui parteciperanno, fra gli altri, Ersilia Menesini, docente Unifi di Psicologia dello sviluppo e psicologia dell’educazione, il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Ernesto Pellecchia e l’assessore regionale al Diritto alla Salute Stefania Saccardi.
L’intervento ha portato ad un’importante riduzione del bullismo, con un decremento medio del 30% dei ragazzi che hanno riferito di subire attacchi da parte dei compagni. Per quanto riguarda il cyberbullismo la riduzione si attesta attorno al 20%. «In particolare – spiega Ersilia Menesini, curatrice di NoTrap! – la frequenza relativa alla domanda: «quanto spesso hai subito bullismo dai compagni?» è passata dal 32% al 21% nelle scuole medie e dal 24% al 18% nelle scuole superiori. Per la vittimizzazione online si è passati dall’11,4% all’8,5% alle scuole medie e dall’11,9% al 10,2% alle scuole superiori».
Il progetto NoTrap! è frutto di una collaborazione fra gli assessorati regionali al Diritto alla salute e all’Istruzione, il Dipartimento UNIFI di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia e l’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana. Gli insegnanti e i ragazzi sono stati coinvolti in un percorso attivo di formazione, promozione della consapevolezza e potenziamento delle strategie per affrontare il problema. No Trap! prevede, infatti, un coinvolgimento attivo dei ragazzi con l’obiettivo di promuovere una maggiore responsabilizzazione degli studenti e delle studentesse, dando loro strumenti per fornire aiuto ai loro compagni.
Il convegno sarà anche l’occasione per riflettere su alcune delle esperienze socio-emozionali che i ragazzi vivono online, dai rischi in rete ai comportamenti aggressivi nel campo dell’affettività.