Un nuovo settimana ricco di eventi grazie alla collaborazione tra ArteMìa e Prato Cultura: dal meraviglioso Tesoro dei Granduchi a Palazzo Pitti a Firenze fino alla visita con monologo teatrale alle ‘Fabbriche della Memoria’ per concludere poi nella Basilica delle Carceri nell’omonima piazza del centro storico pratese.
Sabato 1 febbraio, alle 15.00, si visita il Museo degli Argenti. Il Tesoro dei Granduchi (riservato ai soci ArteMìa) – già noto come “Museo degli Argenti“ – è situato al piano terreno e al mezzanino di Palazzo Pitti, occupando gli ambienti di quello che fu l’Appartamento d’estate della famiglia Medici. Le pareti, interamente affrescate in occasione del matrimonio fra Ferdinando II de’ Medici e Vittoria della Rovere (1637), sono uno fra i primi esempi del quadraturismo e dello “sfondato” presenti a Firenze. Vi si conserva il prezioso “Tesoro dei Medici”: vasi in pietre dure, cristalli di rocca, ambre e avori. Gli argenti provengono dal cosiddetto “Tesoro di Salisburgo” cioè dalle collezioni dei vescovi di Salisburgo portate a Firenze da Ferdinando III di Lorena. Il Museo conserva inoltre un’importante collezione di gioielli realizzata tra il XVII e il XX secolo ed una significativa sezione dedicata al gioiello contemporaneo.
Domenica 2 febbraio, alle 10.30, si ripete la visita con monologo teatrale ‘Fabbriche della Memoria’: marzo 1944 il rastrellamento alle fabbriche Lucchesi e Campolmi colpisce inesorabilmente la città a seguito dello sciopero Nazionale.Un viaggio toccante immersi nelle storie di uomini strappati alla loro quotidianità per essere consegnati alla storia. (Evento gratuito)
Nel pomeriggio, invece, alle 16.30, si conclude con la visita della Basilica di Santa Maria delle Carceri (riservato ai soci ArteMìa). La basilica si affaccia sull’omonima piazza di Santa Maria delle Carceri nel centro della città. In seguito al miracoloso evento avvenuto il 6 luglio 1484, in cui un fanciullo vide animarsi l’immagine della Madonna col Bambino dipinta all’esterno delle antiche carceri pubbliche di Prato, dette delle ‘Stinche’, si decise di costruire proprio in questo luogo l’edificio di culto mariano. Edificata nel 1485 su progetto di Giuliano da Sangallo per volere di Lorenzo Il Magnifico, l’imponente chiesa si presenta con una pianta a croce greca, vale a dire con quattro bracci uguali, al centro dei quali si erge la magnifica cupola. All’interno si possono ammirare altri capolavori: dal bellissimo altare maggiore con l’affresco miracoloso della Madonna col Bambino tra San Leonardo e Santo Stefano al fregio in terracotta inventriata bianca e azzurra del celebre Andrea della Robbia fino ai quattro tondi con le figure degli Evangelisti ad opera dello stesso autore. Una visita alla scoperta di tutti i tesori che la basilica nasconde.
Il costo delle visite è di 10 euro a persona e la prenotazione è obbligatoria.
Ci sono ancora pochi posti disponibili. Per maggiori informazioni e prenotazioni, si può contattare direttamente ArteMia (sede in Piazza Lippi, n.34, aperta dal martedì al venerdì: 9.00 – 13.00; ed il giovedì anche: 14.00 – 18.00): telefono 3405101749 (attivo Mart. Merc. e Ven. 9 – 15; Giov. 9 – 18 e sab. 10 – 13), email artemiaprato o navigare su www.artemiaprato.it oppure pagina Facebook Artemia Prato.