Ai piedi dell’Appennino, ha pensato di procurarsi la gran quantità d’energia elettrica di cui aveva bisogno con un allaccio abusivo, e gratuito, alla rete. Lo hanno però scoperto i carabinieri di Prato e lo hanno arrestato, tanto più che la corrente elettrica gli serviva per alimentare una serra nella quale coltivava marijuana. È successo a Vernio, dove i militari della locale stazione hanno arrestato questa mattina un albanese ritenuto responsabile del reato di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato di energia elettrica.
L’indagine è iniziata qualche settimana fa quando i carabinieri di Vernio, scandagliando gli ambienti degli assuntori di stupefacenti, hanno appreso la notizia di un presunto giro di marijuana fai da te coltivata in larga scala. I militari, nel corso di un servizio mirato, hanno proceduto al controllo e perquisizione dell’abitazione dell’uomo. All’interno hanno rinvenuto una serra artigianale, per la coltivazione di marijuana con circa 60 piante già in stato di essicazione e alte circa 2 metri. Sul posto è stato rinvenuto tutto il materiale necessario per il confezionamento, la pesatura, la suddivisione delle dosi, l’irrigazione e la cura delle piante.
Si stima che lo stupefacente avrebbe fruttato circa 30.000 euro. Inoltre i carabinieri di Vernio, con l’ausilio di una squadra di verificatori dell’Enel, hanno poi accertato l’allaccio illegale al contatore alla rete pubblica. La coltivazione veniva infatti effettuata utilizzando ventilatori, diverse lampade ed un impianto di controllo dell’umidità, il tutto alimentato tramite un allaccio abusivo alla rete di distribuzione pubblica dell’energia elettrica.
L’arrestato è stato condotto presso la camera di sicurezza della compagnia di Prato in attesa di rito direttissimo davanti l’autorità giudiziaria.