Un'operatrice in un laboratorio di ricerca farmaceutica

Covid-19, proteina virus possibile bersaglio nuovi farmaci

A caccia dei punti deboli del nuovo coronavirus. Un potenziale bersaglio per nuovi farmaci ad hoc è stato identificato in una proteina del microrganismo, come ha spiegato un team di ricercatori statunitensi. La proteina appena mappata si chiama Nsp15, si conserva tra i coronavirus ed è essenziale nel loro ciclo di vita e di virulenza, ha detto Andrzej Joachimiak, professore dell’Università di Chicago, in un comunicato diffuso dalla Northwestern University.

Dopo aver mappato una struttura proteica 3D di Nsp15 dal nuovo coronavirus, i ricercatori di diverse università statunitensi hanno scoperto che alcuni farmaci precedentemente sviluppati per trattare la Sars possono essere ‘ripescati’ e sfruttati contro Covid-19.

Studi precedenti condotti proprio sul microrganismo della Sars hanno infatti rivelato che l’inibizione di Nsp15 può rallentare la replicazione virale.

«La proteina Nsp15 è stata studiata nella Sars come bersaglio per lo sviluppo di nuovi farmaci, ma questo lavoro non è mai andato molto lontano perché l’epidemia di Sars è scomparsa e lo sviluppo di tutti i nuovi farmaci si è interrotto. Alcuni inibitori erano stati identificati ma non si sono mai trasformati in farmaci. Proprio gli inibitori sviluppati per la Sars ora potrebbero essere testati contro questa proteina», ha affermato Karla Satchell, professore di Microbiologia-immunologia presso la NU.

Inizialmente si pensava che la proteina Nsp15 partecipasse direttamente alla replicazione virale, ma più recentemente si è visto che aiuterebbe il virus a replicarsi interferendo con la risposta immunitaria dell’ospite, ha detto Joachimiak. La rapida ascesa del nuovo coronavirus ha suscitato dubbi sulle strategie adottate da questo virus per trasmettersi più facilmente di Sars e Mers.

«Se il Sars-CoV-2 è molto simile al virus della Sars, ci sono però delle piccole, ma potenzialmente importanti, differenze tra i due virus che contribuiscono ai diversi schemi di diffusione e di gravità dei sintomi che causano», ha detto Adam Godzik, professore di scienze biomediche dell’Università della California a Riverside.

La struttura di Nsp15 sarà pubblicata domani nella Research Collaboratory for Structural Bioinformatics Protein Data Bank, che gestisce il centor dati statunitense per l’archivio globale della banca dati delle proteine.

Fonte ADNKRONOS

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