Con l’emergenza Covid-19, è scoppiata anche l’emergenza lavorativa. Purtroppo molti lavoratori sono costretti a casa, mentre molte aziende cercano di riconvertirsi per produrre materiali utili all’emergenza, come mascherine e altri beni necessari. Dove è possibile però si cercano di adottare misure alternative, come lo smart working, o lavoro agile. Che cos’è lo Smart working? E quali sono gli strumenti giusti per lavorare al meglio?
I benefici del lavoro agile
Lo smart working, dunque lo svolgere il proprio lavoro da casa grazie alla tecnologia, porta numerosi benefici sia alle aziende sia ai lavoratori.
- Aumenta considerevolmente la produttività del dipendente, secondo alcune stime del 15% per lavoratore (report dell’Osservatorio del Lavoro Agile del Politecnico di Milano).
- Permette l’integrazione di persone con mobilità ridotta: indubbiamente il fatto di poter evitare mezzi di trasporto non sempre accessibili rende l’integrazione di persone con modalità ridotta più facile nelle aziende e nella pubblica amministrazione.
- Risparmio energetico: per ogni dipendente in smart working infatti c’è una postazione in meno da gestire.
- Risparmio di denaro: Il risparmio è stato quantificato anche fino a 4000€ l’anno. Benzina, mezzi pubblici, parcheggi, pranzi… tutto va ad influire nella spesa media dei lavoratori.
- Risparmio di tempo: Niente spostamenti da un punto all’altro della città o fuori città, nessun intasamento di traffico la sera, insomma lavorando da casa il risparmio di tempo è notevole.
- Migliora la vita personale e familiare: risparmiando tempo (in media un’ora al giorno), gestendo da casa il proprio flusso di lavoro, è più facile dedicare del tempo alla propria famiglia, ai propri hobby e alle proprie necessità.
- Con lo smart working infatti si riducono le emissioni di CO2, circa 135kg secondo il report del Politecnico, su una media di 40 km percorsi per il lavoro.
Gli strumenti giusti per il lavoro agile
Come abbiamo già detto lo smart working è possibile grazie alle innovazioni tecnologiche. Senza app, software e dispositivi connessi ad internet infatti non sarebbe possibile. È internet a darci gli strumenti giusti per lo smart working, ma per prima cosa dobbiamo anche pensare alla sicurezza dei dati personali. Ecco allora alcune regole di base della sicurezza informatica valide sia per i dipendenti sia per le aziende:
- Individuare un responsabile delle password e account
- Creare account e password univoci
- Utilizzare connessioni sicure come le VPN
In questo modo è possibile prevenire attacchi informatici, perdite di dati e distrazioni online che possono compromettere il lavoro e la sicurezza aziendale. Ma la tecnologia aiuta gli smart workers in tutti i sensi: comunicazione, gestione, flussi di lavoro…
Sono sempre più infatti gli strumenti online dedicati a Smart workers. Qualche esempio?
- Comunicazione: si parte dal classico Skype, fino a Slack, sistema di chat e condivisione documenti. Ma esistono anche Zoom Room e Hangouts per conferenze e chat di gruppo.
- Organizzazione File: sicuramente Drive, per creare file, condividerli ed elaborarli in team. Un’ottima app è anche Evernote, con cui creare note ed inviare documenti al team.
- Task manager: il più usato e il più funzionale è sicuramento Trello, che può essere collegato anche a Slack per inviare notifiche ai canali ogni volta che un compito viene svolto. Un’altra app utile per tenere sotto controllo i propri compiti e progetti è Asana la quale si può integrare con altre app e svolgere moltissime funzioni.Fine modulo
Questo modello di lavoro continuerà anche dopo l’emergenza Covid? Molti si augurano di sì, in quanto, come abbiamo visto i benefici sono molti e molto importanti. Di certo, il mondo del lavoro non sarà più lo stesso.