Donna al computer e telefono

Telefonini muti, i gestori pronti a intervenire

Non poter usare i telefonini perché non c’è segnale, non riuscire a usare lo smartphone per lavorare, per navigare su internet e tenere i contatti con i familiari rappresenta un forte disagio, soprattutto in questo periodo di isolamento dovuto all’emergenza Covid-19. La Regione Toscana già da tempo stava lavorando per migliorare la situazione nei comuni che avevano segnalato forti criticità e grazie a questa collaborazione molte criticità si stanno avviando a soluzione.
La Regione sta da tempo lavorando per migliorare la situazione nei comuni che hanno segnalato le criticità più forti. Pur non avendo competenze dirette, ha avviato un lavoro costante con i comuni e gli operatori della telefonia mobile. Grazie a questa collaborazione che molte criticità si stanno avviando a soluzione. Su circa 79 territori che hanno segnalato disservizi – alcuni in piccole aree – sono 41 i Comuni dove gli operatori si sono detti infatti disposti a intervenire. I sindaci interessati saranno contattati direttamente dagli operatori i quali, una volta ottenuta l’indicazione delle aree, potranno procedere con le progettazioni necessarie.

Ma non si tratta solo di piani futuri. Dall’apertura del tavolo promosso dalla Regione ad oggi si iniziano a vedere anche risultati concreti: su alcune frazioni di Castelfiorentino e Montelupo Fiorentino, ad esempio, la copertura è già migliorata, mentre un cantiere si è aperto nel comune di San Vincenzo, frazione San Carlo, ed altri due stanno per partire su Monterotondo Marittimo (lago Boracifero) Massa Marittima (frazione Prata) e Ponte a Bozzone, frazione di Castelnuovo Berardenga. A 48 comuni, riferiscono alcuni operatori, sono già state già inviate le manifestazioni di interesse per installare nuovi impianti ed altre stanno per essere spedite.

«La qualità del segnale della telefonia mobile è un problema prioritario adesso più che mai, anche se da tempo è alla nostra attenzione: dallo scorso dicembre abbiamo avviato un confronto con Anci, i gestori, i nostri tecnici, Arpat e le soprintendenze per analizzare caso per caso – spiega l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli – È bene ricordare che la Regione non ha competenze dirette sulla telefonia mobile, la quale è soggetta alle scelte dei singoli operatori privati. Si tratta di un caso diverso dalla fibra ottica, per la quale invece abbiamo potuto investire in prima persona nei territori dove il mercato non è intervenuto. Abbiamo ritenuto però necessario sostenere le richieste che ci arrivavano dai Comuni sulla telefonia mobile perché non poter ricevere il segnale è, oltre che impensabile ai giorni nostri, un problema pure di sicurezza nelle situazioni di emergenza. La dramm atica crisi di questi giorni ce lo dimostra più che mai».

Il lavoro di regia avviato dall’assessore ha dato vita a un metodo di lavoro nuovo. I gestori privati del servizio di telefonia hanno monitorato le situazioni di criticità segnalate dai Comuni. I Comuni hanno poi individuato le aree o gli impianti già esistenti da poter potenziare, per intervenire con nuove antenne in modo da portare il segnale telefonico nelle aree oggi al buio.

Per accelerare gli interventi, adesso l’idea è di ricorrere a un’unica conferenza dei servizi per il rilascio delle autorizzazioni necessarie a installare gli impianti. È la stessa procedura già usata per la banda ultra larga, e che ha permesso di concludere l’iter in tempi più brevi. Per martedì 14 aprile sono stati convocati gestori e Comuni ad una riunione preliminare preparatoria proprio alla conferenza dei servizi.

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