«Francamente, a questo punto, più dei bimbi con #Covid-19 mi preoccupano i casi non Covid. Bambini con malattie croniche o con improvvisi problemi di salute. Abbiamo già avuto piccoli pazienti arrivati all’ultimo minuto in ospedale con appendicite, che hanno seriamente rischiato la vita. E questo perché la paura del virus tiene lontano dall’ospedale. Ma questo è pericolosissimo, e dobbiamo dirlo ai genitori: gli ospedali si sono attrezzati e non si può, per paura del virus, arrivare a far rischiare la vita nel 2020 a un bambino per un’appendicite». A sottolinearlo con forza è Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria (Sip) e componente del Comitato tecnico scientifico.
«Siamo passati da un abuso del pronto soccorso, ad una vera e propria fuga per paura di Covid-19 – dice Villani all’Adnkronos Salute – e questo è sbagliato: quando una bambino ha un problema di salute deve essere visitato e deve essere curato. Sta succedendo quello che è accaduto con l’infarto in Lombardia: la paura di andare in ospedale e contrarre il virus fa arrivare in ritardo. E così si rischia la vita».
«Più di un bimbo – aggiunge Villani, che è responsabile della Pediatria generale e malattie infettive dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma – è arrivato in ospedale al limite, e questo sta succedendo anche in altre regioni. Dobbiamo essere chiari: se un bambino ha un problema di salute, deve essere visitato e curato. L’ospedale, che prima della pandemia era la risposta per tutto, resta oggi un prezioso baluardo. Dobbiamo spingere ad un uso intelligente del pronto soccorso», conclude Villani.
Margherita Lopes
AdnKronos