Polizia volante

Tiene il bar aperto e si mette a spacciare: «Dovevo far fronte al lockdown»

Ha tenuto aperto il suo bar, con la saracinesca a metà, e ha cominciato pure a spacciare. Ai poliziotti che lo hanno arrestato, dopo controllo e perquisizione, ha spiegato che in qualche modo doveva far fronte al periodo di lockdown. Adesso, un barista di Monza, è agli arresti domiciliari, dopo il processo per direttissima di ieri.

Droga e denaro sequestrati dalla polizia di Monza

La polizia era intervenuta nel tardo pomeriggio di venerdì, dopo la segnalazione di un bar che aveva la serranda alzata a metà e che era frequentato da avventori. Gli agenti delle volanti della Questura di Monza e della Brianza, appena arrivati hanno scorto nei paraggi alcuni tossicodipendeti già noti. Al momento giusto, è così scattato un controllo all’interno del locale. Il barista, un uomo con precedenti specifici per spaccio, alla vista dei poliziotti  si è mostrato agitato e impacciato. Ha gettato nella spazzatura un involucro di carta stagnola contenente polvere bianca, che però si è rivelata farina. L’atteggiamento e i precedenti penali dell’uomo non sono però passati inosservati e i poliziotti hanno approfondito il controllo e hanno perquisito il locale e l’automobile del barista.

La perquisizione ha consentito di rinvenire 160 grammi di cocaina nascosta in parte nella piccola cucina annessa al bar ed in parte nella copertura del cambio all’interno dell’abitacolo dell’auto, una bilancia di precisione per suddividere le dosi, circa 20.000 euro in contanti in banconote da 100 e 50 euro.

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