Il 6 maggio 1682 nasce la Versailles del Re Sole. In quel giorno Luigi XIV, sposta la corte reale dal palazzo Louvre di Parigi alla reggia di Versailles. In precedenza tenuta reale di caccia a partire dal 1611, fu in seguito trasformata per volere del giovane Luigi XIV il quale desiderava allontanarsi dalla capitale parigina e dai suoi cittadini, temuti e considerati difficili da tenere sotto controllo (in particolare dopo l’episodio della Fronda). Versailles rimase la sede del potere politico del regno di Francia dal 1682, quando appunto il Re Sole vi trasferì la propria corte, ed utilizzò la reggia, abbellita e resa più maestosa che mai, per farvi vivere i nobili del regno per una buona parte di ogni anno, così da tenerli lontani dai loro domini e poter così controllare la nobiltà, servendosi per tale scopo anche dell’obbligo di osservare una rigida etichetta di corte. La monarchia rimase a Versailles sino a quando la famiglia reale non fu costretta a fare ritorno nella capitale nell’ottobre del 1788 agli albori della rivoluzione francese. Versailles fu dunque la residenza di tre re di Francia (Luigi XIV, Luigi XV e Luigi XVI) che vi risiedettero stabilmente con le loro corti in un arco di tempo compreso tra il 6 maggio 1682 ed il 6 ottobre 1789, con la sola eccezione degli anni della Reggenza del giovane Luigi XV dal 1715 al 1723. Versailles, oltre che come struttura, è famosa come simbolo del potere stesso della monarchia francese durante il periodo dell’Ancien Régime.
La reggia è costituita da una serie di elementi armonizzati architettonicamente insieme. Essa si articola su una superficie di 63 154 m², contenenti oltre 2300 oggetti di cui, attualmente, 1000 sono pezzi da museo. Il parco della reggia di Versailles si estende su una superficie di 815 ettari, contro gli 8000 ettari che occupava prima della Rivoluzione francese, con 93 giardini e numerosi elementi architettonici tra cui il Petit ed il Grand Trianon (che furono residenza tra gli altri di Napoleone I, Luigi XVIII, Carlo X, Luigi Filippo e Napoleone III), l’Hameau de la Reine, il Grand ed il Petit Canal, una ménagerie (oggi distrutta), una Orangerie ed il Pièce d’eau des Suisses che ancora oggi sono tra gli elementi più famosi che caratterizzano i giardini della reggia.
La vita quotidiana a Versailles era determinata dalla propria posizione, dal favore nei confronti del re e solo per ultimo dal diritto di nascita. Oggi Versailles appare come un palazzo unitario, ma molti storici moderni l’hanno paragonata in maniera corretta ad un grande “condominio” ante litteram per soli aristocratici dove, oltre ai membri della famiglia reale, erano presenti i principali funzionari dello stato.
Dopo la rivoluzione e la restaurazione, Versailles divenne un museo, inaugurato nel 1837 da Camille Bachasson, conte di Montalivet su ordine di Luigi Filippo con il nome di “Museo della Storia francese“. Costituisce ad oggi, con i suoi 18 000 m² il più grande museo storico del mondo. Il museo contiene una raccolta di dipinti riuniti e riorganizzati da Luigi Filippo in base alle varie epoche storiche. Per esporli, alcuni appartamenti della reggia furono trasformati in sale da museo. La manutenzione di Versailles è complessa, in particolare per quanto riguarda i suoi tetti immensi, ma il turismo, come pure le donazioni, completano le sovvenzioni dello Stato che permettono di continuare i lavori. Dal 1979 la reggia è divenuta un bene protetto dall’UNESCO.
Celebre nella cultura di massa, La reggia è divenuta protagonista in tutti i romanzi e film in cui è citata la figura di Luigi XIV in quanto ad esso indissolubilmente legata. Ampie vedute e descrizioni degli ambienti della reggia sono presenti anche in alcuni film come La presa del potere da parte di Luigi XIV (1966), Le roi danse (2000), Le regole del caos (2014) e nella serie televisiva Versailles (2015).