Sulla nave da crociera Costa Diadema, ormeggiata a Piombino, restano 500 marittimi a bordo, 5 dei quali ancora positivi al tampone ma privi di sintomi. Numeri che permettono di rimodulare l’assistenza anche se il posto medico avanzato creato il 2 aprile rimarrà dov’è. La Regione Toscana assicurerà la presenza del presidio e del personale sanitario finché la Costa Diadema resterà in porto. Lo ha detto l’assessore alla salute, Susanna Saccardi, spiegando che «in funzione del nuovo quadro sanitario, molto più tranquillo, abbiamo deciso di tenere sul posto un’ambulanza e abbiamo fatto un accordo con il 118 di zona. Ringrazio tutte le associazioni del volontariato socio sanitario, Anpas, Misericordie e Croce Rossa, che per un mese e mezzo ci hanno aiutato a garantire 24 ore su 24, assieme al personale medico, paramedico e di supporto logistico, tutta l’assistenza necessaria».
«L’unica garanzia che ho chiesto prima di accogliere la Costa Diadema è stata che la mia città e i miei concittadini non corressero rischi, visto anche che il nostro ospedale non è nella rete Covid e non sarebbe stato possibile garantire la sicurezza e le necessarie cure ai pazienti: per questo il Posto medico avanzato è stato essenziale – ha ricordato il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari – Oggi che il numero dei marittimi a bordo è più che dimezzato e i soggetti positivi sono molto pochi e in condizioni di salute non gravi, è giusto che gli strumenti siano trasferiti dove la necessità è maggiore. In ogni caso, la sicurezza e la salute dei marittimi e dei piombinesi continuerà a essere garantita grazie al continuo e insostituibile supporto del 118 e di tutte le associazioni di volontariato che sono state, e continueranno ad essere, al nostro fianco nella gestione di questa complessa emergenza».
Pazienti della Costa Diadema trasferiti in 4 città toscane
Le operazioni della centrale regionale delle maxiemergenze sono state gestite e coordinate per tutto il periodo dal dottor Piero Paolini e dal dottor Matteo Nocci. Il posto medico avanzato di secondo livello montato sulla banchina del porto di Piombino è il più grande esistente su tutto il territorio nazionale. Era stato montato il 2 aprile scorso, per far fronte al quadro sanitario esistente a bordo della Costa Diadema. «A bordo c’erano 1.255 persone dell’equipaggio – riferisce Matteo Nocci – di cui non sapevamo con precisione quanti positivi».
Due gli obiettivi del posto medico avanzato: gestire le emergenze sanitarie e la presa in carico dei pazienti marittimi, garantendo il massimo dello standard di protezione, e costituire un braccio della rete ospedaliera, per gestire il paziente e indirizzarlo all’ospedale più appropriato, nell’ottica di rete regionale. Una quindicina di pazienti critici sono stati trasferiti negli ospedali di Livorno, Pisa, Grosseto, Lucca, Siena.
Un’altra attività importante, che la Regione ha condotto in accordo con l’Ufficio di sanità marittima e aerea di frontiera, che ha la competenza sanitaria a bordo, è stato garantire tutta la sorveglianza sanitaria a bordo e l’esecuzione dei test.