La galleria Santa Lucia, il più lungo tunnel autostradale d’Europa a tre corsie, è fatta. Tra Barberino di Mugello e Calenzano, tutta in Toscana, sarà inaugurata fra un anno o poco più. Il tempo dell’allestimento, per così definirlo, e dell’asfaltatura. L’A1 sarà più breve e veloce, fra le due località toscane non si formeranno code e rallentamenti degli ultimi anni.
Estesa per 8 km, è la più lunga galleria a 3 corsie realizzata in Europa e una delle 5 più grandi al mondo per dimensione complessiva, spiegano da Autostrade per l’Italia. È dotata di avanzati sistemi high-tech per il controllo in tempo reale dell’infrastruttura e della viabilità. È stata costruita con la fresa escavatrice più grande mai utilizzata in Europa, del valore di 54 milioni di euro, minimizzando gli impatti sul territorio e con una gestione sostenibile dei materiali di scavo. Il progetto è parte dell’importante piano degli investimenti di Aspi e consentirà tempi di percorrenza più brevi e migliori condizioni di viaggio tra Nord e Sud del Paese, nella tratta tra Incisa e Barberino.
La fresa più grande mai utilizzata in Europa ha terminato il suo lavoro ed è fuoriuscita dal sottosuolo, dopo aver scavato ininterrottamente per 8 km nel tratto compreso tra i Comuni di Calenzano e Barberino di Mugello. Si sono così completati i lavori di scavo della galleria Santa Lucia, appunto il tunnel a 3 corsie più lungo mai costruito in Europa e uno dei 5 più grandi al mondo per dimensione complessiva (lunghezza e numero di carreggiate operative).
al punto di vista viabilistico la “Santa Lucia” rappresenta dunque la naturale prosecuzione della Variante di Valico, nell’ambito del progetto di ampliamento dell’A1. Nello specifico, nella tratta tra Incisa e Barberino di Mugello sono attualmente in corso di realizzazione tre corsie ex novo in direzione Sud per un totale di 17,5 km, con il contemporaneo recupero delle carreggiate esistenti (a due corsie con emergenza), destinate alla direttrice Nord. L’apertura al traffico della nuova galleria, previsto per la metà del 2021, consentirà una significativa riduzione dei tempi di percorrenza nel collegamento Nord-Sud del Paese e una migliore esperienza di viaggio per gli automobilisti.
Il nuovo tunnel è stato scavato impiegando le più avanzate tecnologie e competenze ingegneristiche disponibili sul mercato. Il fornice è stato realizzato attraverso 3 anni di attività della più grande e potente fresa escavatrice presente in Europa, sia per dimensioni che per capacità di prestazione. Un macchinario del valore di 54 milioni di euro e ad altissima resa tecnologica, lungo 23 metri e dotato di una testa di scavo di quasi 16 metri di diametro, con una dimensione complessiva pari a circa 200 metri quadrati e una potenza totale di 12.000 kW. Ciò ha permesso una velocità di avanzamento delle lavorazioni superiore di ben 10 volte rispetto alle tecnologie tradizionali.
Tra i vantaggi della fresa, anche la capacità di realizzare un traforo, perfettamente circolare, di 15.4 metri di diametro, e di posare già nelle fasi di scavo il rivestimento definitivo, costituito da anelli di oltre 2 metri in senso longitudinale, a loro volta suddivisi in nove conci. L’escavatrice ha consentito infine di gestire in piena sicurezza le complesse caratteristiche geomorfologiche del tratto di scavo, contraddistinto da parti di ammasso roccioso di particolari caratteristiche geomeccaniche, poste in zone di intensa fratturazione, dalla presenza di gas tossici o esplosivi e dal sottoattraversamento di edifici e di infrastrutture viarie, tra le quali la stessa A1 in esercizio.
Massima attenzione è stata data anche alla sostenibilità ambientale sia per quanto riguarda il progetto dell’opera che per le metodologie di realizzazione e smaltimento dei materiali di scarto. Rispetto al tracciato iniziale approvato nel 2009, che prevedeva lo scavo di 9 gallerie, Autostrade per l’Italia ha introdotto nel tempo una variante progettuale che ha portato alla realizzazione di un solo fornice, capace di unire l’imbocco della ex galleria “Le Croci” con l’imbocco sud dell’ex galleria “Ragnaia”, senza mai far venire alla luce il tracciato. Questa rielaborazione ha comportato benefici fortemente tangibili per il territorio, con una radicale riduzione delle aree individuate per l’espianto boschivo e del numero di espropri inizialmente previsti. Anche le attività di escavazione, il recupero, la caratterizzazione e lo smaltimento del materiale di scavo, così come la gestione del ciclo idrico, sono avvenute con la massima attenzione all’ecosistema ambientale, minimizzando inoltre attraverso nastri trasportatori la movimentazione di mezzi sul territorio per la pulizia e il trasporto.
La Santa Lucia inoltre è dotata di un innovativo sistema di controllo dello stato dell’infrastruttura e delle condizioni del traffico: sui conci della galleria sono stati installati appositi sensori, in grado di inviare informazioni in tempo reale agli uffici della Direzione di Tronco fiorentina di Autostrade per l’Italia. Si tratta, dunque, di una galleria con caratteristiche “green and hi-tech”.
Alla realizzazione dello scavo hanno lavorato, ininterrottamente, oltre 450 tecnici e operai specializzati, suddivisi tra Pavimental e altre 20 imprese affidatarie. Il cantiere di Barberino di Mugello è stato uno dei primi in Italia a lavorare secondo le misure di sicurezza imposte dal Covid19, osservando il distanziamento sociale e grazie a controlli di temperatura, sanificazione continue dei luoghi in comune, oltre che a una rigida osservanza dei dispositivi di protezione personale.
Autostrade per l’Italia ha predisposto per il periodo 2020-2023 un “Piano Strategico di Trasformazione” che, sul fronte del potenziamento e della gestione della rete, prevede 7,5 miliardi di euro tra nuovi investimenti e manutenzioni (con un aumento delle risorse per queste ultime pari al +49%). La Società conferma la propria massima volontà all’attuazione degli investimenti previsti dal Piano, auspicando che possano essere superati gli elementi ostativi che al momento impediscono il finanziamento sul mercato della Società.