Il rischio contagio da Covid-19 può nascondersi anche dietro la porta di una toilette. Dopo che studi recenti hanno confermato la capacità di Sars-CoV-2 di sopravvivere nel tratto digerente umano, e quindi la presenza del coronavirus nelle feci dei pazienti, un nuovo lavoro mette in guardia dal pericolo sciacquone: secondo gli scienziati, tirare l’acqua del wc a coperchio sollevato può nebulizzare particelle in grado di veicolare l’agente infettivo. Una ‘nuvola virale’ che dunque, almeno in teoria, potrebbe insidiare chi entra in bagno subito dopo una persona Covid-positiva. Nello studio – pubblicato sulla rivista ‘Physics of Fluids’ dell’Aip (American Institute of Physics) – i ricercatori hanno utilizzato precisi modelli computerizzati per simulare i flussi di acqua e aria che si producono tirando lo sciacquone. In particolare, hanno usato una serie standard di formule fluidodinamiche denominate equazioni di Navier-Stokes per capire cosa succede con due tipi diversi di servizi igienici, a singolo ingresso d’acqua o a ingresso doppio. Inoltre, per valutare il movimento delle goccioline che partendo dalla ‘tazza’ vengono espulse in aria, hanno impiegato un modello simile a quello applicato anche all’analisi di droplet prodotto con la tosse.
I risultati sono stati “sorprendenti”, riferiscono gli scienziati che avvertono: il vortice che si crea tirando l’acqua può spingere le goccioline fino a un’altezza di 3 piedi (oltre 90 centimetri), dove potrebbero venire inalate o depositarsi su varie superfici. Non solo: le gocce sono talmente piccole da restare in sospensione nell’aria per più di 1 minuto. E la potenza di espulsione sarebbe ancora maggiore se il wc ha uno scarico a doppio ingresso, per il quale gli studiosi calcolano che quasi il 60% delle particelle sviluppate possa alzarsi verso l’alto. “Si può prevedere una velocità” di movimento del ‘droplet da toilette’ “ancora maggiore quando un bagno viene utilizzato di frequente, come accede in famiglia” nelle ore ‘di punta’ o “nei servizi pubblici di un’area densamente popolata”, commenta Ji-Xiang Wang della Yangzhou University, co-autore del lavoro.
La soluzione al problema potrebbe anche essere semplice, ossia chiudere sempre il coperchio prima di tirare l’acqua in modo da contenere la diffusione dell’aerosol potenzialmente infetto. I ricercatori fanno però notare che in molti Paesi, Stati Uniti compresi, nei servizi igienici dei bagni pubblici spesso manca il coperchio. Per questo gli studiosi propongono di intervenire a monte sul design dei wc, progettando tazze con il coperchio che si chiude automaticamente prima di azionare lo sciacquone. (AdnKronos)