Il primo luglio 1896 all’età di 85 anni muore Harriet Beecher Stowe, autrice americana del celebre romanzo antischiavista La capanna dello zio Tom.
Harriet Beecher Stowe, nacque a Lichtfield, nel Connecticut, nel 1811, sesta di undici figli, dal predicatore calvinista Lyman Beecher e dalla moglie, Roxana. Istruita presso il Seminario Femminile di Hartford, nel 1821 si trasferì con il padre in Ohio a Cincinnati, ove il padre divenne presidente del Seminario Teologico Lane. Là Harriet entrò nel circolo letterario chiamato “Semi-Colon Club“, frequentato tra gli altri anche da Salmon P. Chase(futuro governatore dello stato e segretario del tesoro sotto il presidente Lincoln). Al club incontrò Calvin Ellis Stowe, vedovo e professore di Letteratura Biblica al seminario, dove i due si sposarono il 6 Gennaio 1836. Egli era un fervente antischiavista e la coppia sostenne la Underground Railroad(Ferrovia Sotterranea), ospitando temporanemanete gli schiavi che fuggivano dagli stati del sud diretti verso gli stati liberi nel nord del paese o verso il Canada.
Nel 1850 il Congresso passò la Fugitive Slave Law, che prevedeva sanzioni per chi aiutasse gli schiavi fuggitivi, nello stesso anno, il 9 marzo, Harriet scrisse a Gamaliel Bailey, editore del settimanale antischiavista “The National Era“, dichiarando la propria intenzione di scrivere una storia sul problema della schiavitù: “Sento che è ora venuto il momento in cui persino una donna o un bambino capace di dire una parola per la libertà e l’umanità è obbligato a parlare… spero che ogni donna capace di scrivere non resterà in silenzio“. Poco dopo il giugno 1851 veniva pubblicata in serie sul settimanale “The National Era”, la prima parte del romanzo “La Capanna dello Zio Tom”. Inizialmente aveva il sottotitolo “L’Uomo Che Era Una Cosa” ma fu poi cambiato in “Vita Tra Gli Umili“. Il romanzo fu pubblicato in forma di libro unico il 20 marzo 1852, vendendo in pochi anni centinaia di migliaia di copie e riscuotendo un enorme successo. Il ritratto emotivo della schiavitù presente nel libro catturò l’attenzione del pubblico in tutto il paese. Harriet mostrò che la schiavitù toccava tutta la società e non solo gli individui direttamente coinvolti come padroni, mercanti e schiavi. All’inizio della guerra civile, nel 1862, Harriet andò a Washington D.C, dove incontrò il presidente Lincoln alla Casa Bianca. Il figlio di Harriet raccontò in seguito che Lincoln abbia salutato così la madre al suo arrivo: “Allora tu sei la piccola donna che ha scritto il libro il quale ha iniziato questa grande guerra“.
Dopo la guerra civile Harriet si trasferì in Florida a Jacksonville, acquistandovi una proprietà. Negli anni seguenti partecipò a campagne per i diritti delle donne e fu tra le fondatrici della Hartford Art School, che in seguito sarebbe diventata la Hartford University. Dopo la morte del marito nel 1886 la salute di Harriet iniziò a deteriorarsi. Negli ultimi anni di vita si ritiene fosse affetta da Alzheimer. Harriet Beecher Stowe morì il primo luglio 1886 ad Hartford in Connecticut, 16 giorni dopo il suo ottantacinquesimo compleanno. E’ sepolta nel cimitero storico della Philips Academy ad Andover nel Massachussets, accanto al marito e al figlio Ellis.