Il sindaco di Firenze Dario Nardella invita i concittadini a uscire il meno possibile. «La situazione in città comincia a farsi seria, c’è un aumento esponenziale di contagi. A Firenze gli ospedali hanno molte persone con sintomi Covid, alcune anche gravi», ha detto il sindaco ai microfoni di Rai Radio 1.
Il sindaco ha riferito che l’ospedale di Santa Maria Nuova, in centro, «ha il reparto Covid già tutto pieno».
«Voglio fare un appello ai fiorentini e ai cittadini delle aree metropolitane: credo che si debba uscire il meno possibile – ha detto Nardella – Il lavoro e la scuoladevono essere difesi, ma si deve contare molto sul senso di responsabilità. A casa è necessario ridurre al massimo le frequentazioni con gli amici, è venuto il momento di stringere un po’: non dobbiamo farci prendere dal terrore, ma ognuno può fare la sua parte. Non torneremo al lockdown di marzo ma ci saranno misure più restrittive e specifiche, facendo di tutto per salvaguardare la scuola e il lavoro. Sbagliamo a colpevolizzare i giovani, loro sono i protagonisti di questa battaglia, possono fare molto di più e essere decisivi per combattere il contagio», ha aggiunto il sindaco di Firenze.
A Prato, intanto, il sindaco Matteo Biffoni ha firmato l’ordinanza che impone il divieto di stazionamento in alcune vie del centro storico in orario serale nei giorni di venerdì e sabato. Si tratta di strade che, per la loro conformazione, sono strette ma comunque molto frequentate, fermo restando il divieto di assembramento previsto dalla norma nazionale valido su tutto il territorio. Da questa sera, dunque, dalle 21 alle 5 del mattino il venerdì e sabato è fatto divieto di stazionamento nelle seguenti vie: Via Pugliesi, Via dell’Accademia, Via Giuseppe Garibaldi, Via Settesoldi, Via dei Lanaioli, via dei Sei, via dei Cimatori, vicolo Inghirami, via Buonconti, via Verdi, via Cesare Guasti, via Firenzuola, Corso Mazzoni, via Ricasoli, via Cairoli, via Santa Trinita. È comunque fatta salva la possibilità di attraversamento, in particolare per l’accesso e deflusso agli esercizi pubblici legittimamente aperti e alle abitazioni private. L’ordinanza si applica nei giorni di venerdì e sabato a partire dalle ore 21 di oggi, 23 ottobre 2020, fino alle ore 24:00 del 13 novembre 2020, data di scadenza del Dpcm di riferimento.La violazione dell’ordinanza comporta l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 400 a mille euro, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 4 del decreto legge 25 marzo 2020, n. 19.
«Questo provvedimento vuole essere soprattutto un segnale, perché dobbiamo tutelare la salute e il lavoro. Dobbiamo evitare che questo aumento dei contagi continui e scongiurare un rischio lockdown – ha sottolineato Matteo Biffoni – Evitare assembramenti, anche nelle strade più strette, utilizzare correttamente la mascherina, igienizzare spesso le mani sono regole fondamentali. Sta a ciascuno di noi fare la propria parte con comportamenti responsabili. Un ringraziamento particolare va alle categorie economiche e ai gestori dei locali che, come sempre, hanno dimostrato massimo spirito di collaborazione».